Secondo l'Istituto di Statistica nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni uno su quattro non lavora mentre aumenta il tasso di disoccupazione femminile. Per la CGIL i dati restano "gravi" e sono necessarie "risposte urgenti a chi è senza lavoro e senza tutele"
A luglio 2010 diminuisce l'occupazione e aumenta il numero degli inattivi. Questo il quadro disegnato dai dati diffusi oggi (31 agosto) dall'ISTAT dai quali emerge una situazione drammatica in particolare per i giovani: il tasso di disoccupazione è pari al 26,8%, il che vuol dire 1 su 4 senza lavoro. Secondo l'Istituto nazionale di statistica nel mese di luglio l'occupazione è diminuita di 172mila unità rispetto a luglio 2009 (-0,7%), registrando un tasso di occupazione pari al 56,9%, in diminuzione rispetto a giugno di 0,1 punti percentuali e di 0,7 punti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
A rimanere sostanzialmente stabile è il tasso di disoccupazione che si fissa, nel mese di luglio, all'8,4%. Cresce invece in maniera consistente, rileva l'ISTAT, il numero degli inattivi che sale a 14.948.000 (+76.000 unità rispetto a giugno e +153.000 rispetto a luglio 2009). Dunque i dati sull'occupazione in Italia "restano molto gravi e non si può continuare a rispondere che stiamo meglio della media europea", questo il giudizio del Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni che ricorda come "a questi dati vanno aggiunti quelli sull'utilizzo altissimo della CIG, che nel 2010 - spiega - supererà il miliardo di ore autorizzate, sulle aziende in crisi e la piaga del lavoro nero".
Il dirigente sindacale fa notare che "in Europa il tasso di occupazione è più alto di dieci punti e non esistono questi livelli di lavoro irregolare e di inattività". Nello specifico l'ISTAT segnala che gli uomini inattivi a luglio sono in aumento mentre diminuisce, rispetto a giugno la disoccupazione del 2,3% ma aumenta del 6,8% rispetto all'anno precedente, registrando un tasso pari a 7,5%.
Per quanto riguarda le donne la disoccupazione aumenta dell'1,2% rispetto a giugno e del 5,3 rispetto a luglio 2009. Il tasso di disoccupazione femminile è pari al 9,7%. Fammoni, dunque, ribadisce la necessità di dare "risposte urgenti a chi è senza lavoro e senza tutele" e quella di "scongiurare che l'enorme platea di lavoratori che attualmente usufruisce di ammortizzatori sociali scivoli verso la disoccupazione" garantendo la proroga di questi strumenti di sostegno.