Dal 2007 sono centinaia di migliaia le persone che per fuggire dalla guerra hanno abbandonato Mogadiscio e altre città somale e vivono in condizioni estremamente difficili. Un gran numero di sfollati si è stabilito in campi di fortuna tra Mogadiscio e Afgoye. Il Comitato internazionale della Croce Rossa in collaborazione con la Mezzaluna Rossa somala ha appena completato una distribuzione di cibo a più di 55.000 persone in quella parte del paese.
"La situazione è estremamente critica per gli sfollati", ha dichiarato Pascal Mauchle, capo della delegazione del
CICR per la Somalia. "La gente non ha più nulla, sta provando a resistere attivando piccoli scambi commerciali o coltivando piccoli appezzamenti di terra, questo anche grazie all'aiuto delle comunità residenti. Queste persone sono estremamente vulnerabili alla malnutrizione e alla malattia".
Ad ogni nuovo scoppio di violenza, sempre più persone lasciano le proprie case. Solo a luglio 2010, 4.000 nuovi sfollati sono entrati nei campi. Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha dato priorità nella distribuzione di cibo alle persone più vulnerabili, in particolare disabili e madri single con figli. Le razioni distribuite consistevano in una fornitura di due mesi di fagioli, riso e olio.
I combattimenti a Mogadiscio si sono intensificati negli ultimi giorni, provocando un elevato numero di vittime tra i residenti. A partire dal 23 agosto gli ospedali Medina e Keysaney hanno trattato oltre 200 pazienti con ferite d'arma da fuoco - più del doppio dei ricoverati nelle settimane precedenti. Il
CICR fornisce agli ospedali attrezzature chirurgiche, farmaci e la formazione per medici e infermieri. Gli ospedali accettano tutti i pazienti, indipendentemente dal clan di origine o dall'appartenenza religiosa o politica.
Il
CICR ha iniziato a lavorare in Somalia dal 1977 ed è stato nel paese ininterrottamente dal 1982. La delegazione in Somalia ha sede a Nairobi dal 1994.