Tanti volti e tante esperienze diverse per dare voce alla sostenibilità. Si è aperta oggi "Terra Futura" la mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità (Firenze Fortezza Da Basso, venerdì 31 marzo - domenica 2 aprile). Alla sua terza edizione, l'evento si propone come veicolo di sensibilizzazione anche politica sui temi della sostenibilità. «Alla Fortezza - sostiene Ugo Biggeri, presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus - si darà visibilità ad argomenti di cui non si sta parlando in questa campagna elettorale; "materia" su cui non si fa "politica", né politiche. Terra Futura rappresenta, in questo senso, un'occasione per costruire un'agenda di riflessione e di impegni per il futuro governo».
390 espositori per 100 mila metri quadrati di area fieristica, 180 appuntamenti culturali e oltre 680 relatori, qualche numero per illustrare la manifestazione che, attraverso l'ampia area espositiva (dove trovano spazio associazioni e realtà non profit, istituzioni, enti locali e territoriali, imprese...) e il ricco calendario di convegni, dibattiti, worshop, seminari, laboratori e animazioni vuole proporre ai visitatori la sostenibilità da tutti i punti di vista: ambientale, economico, sociale con un'attenzione particolare ai progetti e alle esperienze concrete.
In mostra le buone pratiche sperimentabili e già sperimentate, i prodotti e le soluzioni per adottare stili di vita capaci di garantire un futuro alla Terra: detersivi ecologici alla spina, pannelli fotovoltaici, sistemi per la riduzione del consumo idrico, vetture elettriche, un trattore a olio di colza, arredi naturali, prodotti bioplastici, cartoleria ecologica, l'Energy Camper dotato di mini generatore eolico e impianto di illuminazione a basso costo. E ancora, cosmetici naturali, proposte per favorire il turismo accessibile, mobilità alternativa, certificazioni ambientali, esperienze di finanza etica. Le buone prassi a Terra Futura si toccano con mano e si imparano "dal vivo", provando a tingere i tessuti in maniera completamente naturale, a riciclare il materiale di scarto per realizzare "preziosi" gioielli o divertenti giocattoli, a vestirsi "responsabilmente", a comunicare in modo non violento, a evitare gli sprechi nel consumo quotidiano.
L'importante arena di dibattito offerta da Terra Futura, mantenendo come caposaldo la riflessione sui beni comuni - base di partenza per costruire un altro sistema socioeconomico che si preoccupi del loro mantenimento e della loro rigenerazione - spazierà dai temi del consumo e della produzione equi e sostenibili alla finanza etica, dalla responsabilità sociale d'impresa al turismo solidale, e anche tutela dell'ambiente, energie alternative e rinnovabili, bioagricoltura, bioedilizia, bioarchitettura, medicine non convenzionali, mobilità, politiche sociali, pace, diritti dei lavoratori, diritti umani, cooperazione internazionale, volontariato.
Terra Futura 2006 è promossa e organizzata dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus per conto del sistema Banca Etica (Banca Etica, Consorzio Etimos, Etica SGR, Rivista "Valori") e da ADESCOOP - Agenzia dell'Economia Sociale s.c., l'evento è realizzato in partnership con Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente, in collaborazione con importanti realtà e network.