PESCARA - "A circa venti giorni dall'apertura del nuovo anno scolastico il comune e la provincia di Pescara non hanno ancora avviato la procedura per la fornitura del servizio di Assistenza Specialistica di loro competenza per gli alunni disabili delle scuole superiori della provincia di Pescara". La denuncia arriva da alcuni genitori che hanno scritto una lettera aperta all'Ufficio Disabili di Montesilvano. "Tutto ci si poteva aspettare - scrivono -  tranne che dopo diversi anni, ai nostri figli non fosse garantito quanto previsto dalle leggi dello Stato Italiano, cioè il supporto indispensabile per la loro crescita umana e sociale nella scuola. Istituzioni come il comune, la provincia e le regione, assessorati alle Politiche Sociali, la cui ragione d'essere consiste precisamente nel soddisfare i bisogni delle categorie deboli, rispetto a questa vicenda hanno finora mostrato scarsa attenzione e sensibilità. Ma noi genitori di ragazzi diversamente abili siamo abituati a lottare per i nostri figli. Non arriviamo a pretendere che le istituzioni locali forniscano loro servizi opzionali, ma che ciò che costituisce un servizio minimo essenziale  previsto dalla legge, non solo debba essere fornito, ma fornito in misura adeguata come finora è stato fatto".

Il problema del finanziamento per il servizio di assistenza scolastica ai ragazzi disabili era già stato evidenziato a luglio (vedi articolo 17 luglio) dal consigliere comunale Maurizio Acerbo che aveva così spiegato la situazione in un comunicato stampa: "E' bene evidenziare che la provincia di Pescara non è in grado di coprire i costi del servizio perché la regione Abruzzo ha tagliato drasticamente il relativo trasferimento. Pare che la cifra stanziata per l'intero territorio regionale - aveva detto - sia pari a quella che la precedente giunta destinava alla sola Provincia di Pescara". In quell'occasione, in risposta al consigliere di Rifondazione Comunista, l'assessore comunale Cerolini aveva però tenuto a tranquillizzare le famiglie assicurando l'impegno del suo collega in Provincia, Valter Cozzi, nel garantire entro la fine di luglio il raggiungimento della somma pari al 50% stanziato dalla Regione, in modo tale da partire nei giorni successivi con la pubblicazione del bando per l'assistenza scolastica degli studenti disabili che frequentano le scuole superiori del territorio.

La questione è però rimasta sospesa e ieri nella sede della Cgil si è riunita - secondo quanto riportato oggi da "il centro" -  l'assemblea dei genitori dei ragazzi disabili e dei lavoratori del settore e al termine della seduta, cui hanno partecipato anche il segretario generale della Cgil Paolo Castellucci e la segretaria con delega per il sociale Alessandra Tersigni, è stata annunciata una manifestazione davanti alla provincia per venerdì 3 settembre, alle 10.  La decisione, perché quest'anno oltre un centinaio di ragazzi disabili, che frequentano le scuole superiori, rischiano di rimanere senza assistenza. Il problema è nato dal fatto che la provincia non ha ancora stanziato gli 800 mila euro necessari per garantire lo svolgimento del servizio. Il comune, responsabile della gestione dell'assistenza sia agli alunni delle scuole dell'obbligo che a quelli delle superiori, si è trovato costretto a bandire solo la gara d'appalto per scegliere la ditta cui affidare il servizio per le scuole dell'obbligo comunali. Per le superiori, di competenza della provincia, è tutto congelato in attesa dei soldi. L'amministrazione provinciale, che si è vista tagliare i fondi dalla regione, ha lasciato tutto in sospeso. Tra l'altro, ha anche un debito di 800 mila euro nei confronti del comune, che ha anticipato i soldi l'anno scorso per garantire il servizio nell'anno scolastico precedente. (lc)

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