Abbiamo appreso con immensa tristezza dell'uccisione di
72 immigrati sudamericani da parte del gruppo di narcos degli Zetas, nello stato messicano di Tamulipas. Le difficoltà degli immigrati in viaggio verso Paesi dove sperano di trovare migliori condizioni di vita li porta spesso ad intraprendere viaggi clandestini e a
trovarsi così alla mercé di criminali che li usano per attività di estorsione e li coinvolgono nei loro traffici, in primis quelli di persone. In questo modo milioni di persone, partite alla ricerca della felicità, soggiacciono allo
sfruttamento lavorativo e sessuale e a una vita di povertà e schiavitù.
L'atteggiamento di molti governi è quello di
considerare la migrazione di persone un problema<
una risorsa per il benessere e l'accrescimento della popolazione tutta. I migranti sono spesso sfruttati dai Paesi ricchi e considerati da quelli poveri di provenienza solo come procacciatori di cospicue rimesse.
Viene il dubbio, leggendo le pagine dei giornali e guardando alle scelte dei governi, che si sia dimenticato che i migranti sono uomini e donne e che tutti loro godono dei diritti enunciati nell'
art. 13, comma 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: "
Ogni individuo ha il diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese".
Soleterre è stata creata per intervenire laddove
i diritti inviolabili degli individui non vengano rispettati, e con i migranti lavora dalla sua nascita, coinvolgendoli come attori attivi e privilegiati dei suoi progetti.
Con l'aiuto delle comunità e le istituzioni italiane e straniere cerca di promuovere una
migrazione consapevole, legale e sicura.
Solo questa strada trasformerà la migrazione da problema a risorsa e farà sì che milioni di persone riescano a dare il loro apporto alla crescita dell'umanità, piuttosto che al suo impoverimento.
Ci uniamo in tristezza e rispetto al lutto delle famiglie dei 72 donne e uomini uccisi in Messico e rimaniamo ancor più determinati a fare del nostro meglio perché le cose cambino.