Il riconoscimento della dieta mediterranea quale patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco ha anche un importante valore economico per il Made in Italy agroalimentareper i primati produttivi conquistati nelle principali produzioni base come la frutta, verdura, pasta, vino e il posto d'onore nella UE per l' olio di oliva, dietro la Spagna. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare la notizia secondo cui l'UNESCO ha raccomandato l'iscrizione della "Dieta Mediterranea" nella prestigiosa Lista delle tradizioni considerate Patrimonio Mondiale Immateriale dell'Umanità
La "raccomandazione" positiva dell'UNESCO, che dovrà ora essere ratificata dal Comitato Esecutivo della Convenzione sul Patrimonio Mondiale Immateriale dell'Umanità a Nairobi in Kenya dal 14 al 19 novembre prossimi, riconosce - sottolinea la Coldiretti - il valore storico che ha assunto questo modello alimentare negli stili di vita e per i benefici per la salute dimostrati scientificamente.
Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - sottolinea la Coldiretti - di conquistare il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea. Secondo recenti studi pubblicati sul British Medical Journal analizzati dal team di Francesco Sofi, nutrizionista dell'Universita' di Firenze, la dieta mediterranea - sottolinea la Coldiretti - riduce del 13 per cento l'incidenza del Parkinson e dell'Alzheimer, del 9 per cento quella per problemi cardiovascolari e del 6 per cento quella del cancro.
Un recente studio della Fao ha dimostrato che negli ultimi 45 anni la dieta mediterranea basata sul consumo di frutta fresca e verdura e' stata abbandonata e dal 1962 al 2002, in 15 paesi europei esaminati, l'apporto calorico giornaliero e' aumentato di circa il 20 per cento, passando da 2960 kcal a 3340 kcal. Ed in Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro, Malta ed Italia l'apporto calorico giornaliero e' aumentato del 30 per cento, con effetti sul piano dell'obesità e della salute.
Dal riconoscimento dell'Unesco può venire dunque un importante impulso al recupero di sane abitudini che - continua la Coldiretti - ha un valore straordinario per l'Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea . Un impulso anche per il turismo enogastronomico che vale - continua la Coldiretti - cinque miliardi e si conferma il vero motore della vacanza Made in Italy che è l'unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell'offerta turistica nazionale L'Italia è l'unico paese al mondo che - conclude la Coldiretti - puo' contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 210 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialita' tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).