La proposta di legge sulla banca etica della 5ª AM dell'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Enrico Fermi" di Pontedera è un'iniziativa legislativa in materia di banche etiche nata dal basso, anzi tra i banchi dell'ITCG Fermi di Pontedera. Attraverso un percorso e un lavoro di rete in cui Banca Popolare Etica ha portato come contributo l'esperienza del suo modello innovativo.
E' l'avventura della classe 5ª Am (corso "Mercurio" - ragionieri programmatori) che inizia con una ricerca-progetto sulla "Banca etica", condotta sotto la guida dei proff. Bartoli e Bertelli. Una ricerca che viene selezionata come migliore dalla Regione Toscana e vince una delle "Giornate di formazione a Montecitorio" - organizzate dalla Camera dei Deputati due volte al mese (da ottobre a maggio). Il 16 e 17 febbraio le classi 5ª e 4ª Am dell' ITCG "E. Fermi" di Pontedera sono a Roma tra i banchi della Camera dei Deputati - a porre domande e "discutere" in aula con vari deputati, in particolare con i componenti della VI Commissione (finanze). Nel confermare l'inesistenza di una normativa nazionale sulla "banca etica", la Commissione ha così chiesto copia della ricerca condotta in proposito dagli studenti e deciso di avviare con la classe un percorso per giungere ad una vera e propria proposta di legge sull'argomento.
La prima bozza di progetto, stesa dal prof. di diritto e di economia S. Bertelli, è stata poi "limata" con l'apporto degli studenti, dei colleghi e di alcuni funzionari di Banca Etica (A. Celoni e M. Ronchieri). Per essere poi portata - sabato 29 maggio, nell'aula magna dell'ITCG Fermi di Pontedera - in una vera e propria seduta in "commissione" come a Montecitorio. Al tavolo dei lavori: l' on. Gatti; l'on. Fluvi (presidente); il prof. Bertelli (relatore); la dott.ssa Sabina Siniscalchi, già deputato e ora neoeletta nel CdA di Banca Etica; lo studente Alessandro Messineo "speaker" degli studenti-deputati. Di Banca Etica erano presenti anche M. Ronchieri (banchiere ambulante), Alessandro Celoni (capo Area Centro) e Paolo Pavone (direttore filiale Roma), insieme agli studenti della 4ª Am, alla preside, agli insegnanti.
Sotto la guida di Fluvi e Bertelli, sono stati esaminati i singoli articoli, comma per comma, letti e illustrati ciascuno da uno/una studente/studentessa. Molte sono state, da parte di rappresentanti di tutte le componenti presenti, le proposte di emendamenti, ciascuna accolta o respinta con regolare votazione. Alla fine votazione finale all'unanimità e un meritato aperitivo.
Dalla proposta di legge - presentata il 23 giugno (n° AC 3570) e stampata dalla Camera dei Deputati - esce una nuova figura di banca, la "banca etica" appunto, in forma di soc. coop., a r.l., p.a., mediante l'aggiunta degli artt. da 37 bis a 37 decies in un Capo V bis del DLgs. 385/93 (TUB, testo unico bancario). Una banca che, considerando l'accesso al credito un diritto umano, tiene conto degli aspetti morali e sociali dell'attività finanziaria ed economica; che non stacca la finanza dall'economia reale; che è attenta alla persona e al bene comune; che favorisce il microcredito; che non inasprisce le commissioni e non applica l'anatocismo; che presta a tasso agevolato per operazioni non meramente speculative; che non vuole né fra i soci né fra i clienti persone o imprese implicate, anche indirettamente, nei reati previsti dal Titolo II del Codice penale, né in attività legate alle armi e agli armamenti, agli stupefacenti, ai superalcolici, al tabacco, o a vario titolo irrispettose dell'ambiente. Una banca che riconiuga l'etica con l'economia.