Anche durante l'estate continua la campagna "Liberare i prigionieri in Africa", all'interno delle carceri italiane. Nuovi incontri si sono tenuti a Fossombrone, Lanciano, Viterbo, Sassari, Lecce, Trani, Vercelli. Altri appuntamenti sono previsti per i prossimi giorni ad Alghero, Bolzano, Bari, Orvieto, Fermo.

Il 7 luglio una rappresentanza della Comunità di Sant'Egidio ha avuto l'opportunità di visitare per la prima volta un carcere della Sardegna, a Sassari. Nel corso di un incontro con detenuti e personale del carcere si è creato un clima di grande interesse e si è stabilito un rapporto di fiducia che ha superato qualsiasi divisione e pregiudizio. I detenuti stessi hanno chiesto altri incontri sul tema delle carceri in Africa, anche per poter coinvolgere chi questa volta non aveva potuto partecipare.

La campagna ha suscitato grande attenzione anche nel carcere di Lecce, una grande struttura moderna alle porte della città, che ospita 1400 persone. Nel corso dell'incontro che si è tenuto nella cappella dell'Istituto, tanti hanno mostrato interesse alle modalità di adesione alla campagna, attenti e commossi per la scoperta di poter partecipare a questa bellissima iniziativa.

Nel carcere di Trani hanno aderito quasi tutte le detenute, che hanno applaudito con entusiasmo nell'apprendere dei primi aiuti portati ai carcerati in Africa grazie alla solidarietà espressa dai detenuti italiani.

Nel carcere di Vercelli, le immagini delle carceri africane hanno provocato una profonda preoccupazione per le difficili condizioni dei prigionieri e la gratitudine per il lavoro svolto dalle Comunità di Sant'Egidio africane: 107 detenuti hanno aderito alla campagna di solidarietà. Forti applausi si sono levati quando qualcuno ha affermato che "Il poco che abbiamo per loro può fare la differenza".

Anche i direttori, gli educatori e il personale della polizia penitenziaria che hanno preso parte agli incontri, hanno assistito con stupore e interesse. Una responsabile ha detto: " Ho dedicato la mia vita al lavoro nel carcere, ma oggi mi rendo conto che devo allargare gli orizzonti: non posso non conoscere la realtà delle carceri in Africa? Grazie".

Inoltre sabato 17 luglio, una delegazione della Comunità di Sant'Egidio di Roma ha potuto regalare scarpe nuove a 200 detenuti del carcere di Cassino, grazie a una fornitura donata dalla dogana di Roma 1. L'insolita distribuzione ha suscitato stupore e gratitudine in tanti carcerati che in questo momento difficile hanno sentito di non essere dimenticati.

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