Dopo il primo raduno nazionale dei giovani di Libera da Torino partirà una carovana per portare continuità e impegno in tutta Italia. I giovani protagonisti del raduno infatti percorreranno 3000 km, passando per Torino, Roma, Latina, Milazzo, Polistena, Isola Capo Rizzuto, Castel Volturno per ricordare le vittime delle mafie, sottolineare l'impegno dei testimoni di giustizia e visitare i beni confiscati alle mafie.

La carovana si svolgerà dal 24 al 28 luglio partendo da San Sebastiano da Po (TO) dove si trova la Cascina Caccia, bene confiscato alla criminalità organizzata. Gli appuntamenti di Roma e Milazzo saranno dedicati al ricordo di Rita Atria, la ragazza siciliana di 17 anni che, tra il 1991 e il 1992, diventò testimone di giustizia collaborando con Paolo Borsellino e che dopo una settimana dalla strage di via D'Amelio, sentendosi abbandonata, si tolse la vita.

La commemorazione del 25 luglio a Roma "Siamo tutti Testimoni di Giustizia: Rita Atria, 18 anni dopo" si svolgerà alle 18 in Viale Amelia 43, al quartiere Tuscolano, dove la ragazza morì e dove i partecipanti alla carovana leggeranno delle loro lettere a lei indirizzate. Il giorno successivo a Milazzo, in provincia di Messina, Rita verrà ricordata attraverso il Primo Forum Sociale "L'unica speranza è non arrendersi mai" e con una Messa che sarà celebrata da Don Luigi Ciotti, padre Marco D'Arrigo e padre Santino Colosi.

Nel suo percorso la Carovana visiterà inoltre i terreni che, confiscati alle mafie e restituiti alla legalità, sono oggi gestiti dalle cooperative sociali, segno concreto della lotta alle mafie condotta da Libera in tutta Italia e che in questo periodo ospitano i Campi E!STATE LIBERI, con oltre 3000 volontari. La Carovana sarà accolta il 25 mattina a Cisterna di Latina presso la cooperativa Il Gabbiano, a Polistena (RC) presso la cooperativa Valle Del Marro il 27 luglio e nel pomeriggio a Isola Capo Rizzuto e, infine, il 28 a Castel Volturno presso la cooperativa Le Terre di don Peppe Diana. Durante le diverse tappe verranno consegnate le vele realizzate dalle ragazze e dai ragazzi di Libera durante il primo raduno.


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