È stato inaugurato nelle scorse settimane a Metyiagane nella Sri Lanka il nuovo centro di formazione professionale realizzato grazie alla Fondazione Italcementi Cav. Lav. Carlo Pesenti.
L'iniziativa denominata "Aid for Sri Lanka: a future for children" aveva preso il via pochi giorni dopo la tragedia dello tsunami che aveva colpito l'intero sud-est asiatico. La Fondazione Italcementi avviò una raccolta fondi tra le diverse filiali e i singoli dipendenti del Gruppo Italcementi. In pochi mesi furono raccolti 1.542.654 euro. La scelta fu quella di destinarli alla realizzazione di un centro di formazione professionale per giovani studenti scampati alla tragedia del dicembre 2004. Una scelta orientata verso un piano a medio termine, mirato a garantire un impegno attivo anche nelle fasi successive all'emergenza, un aiuto quindi che superasse la fase della contingenza tenuto conto che il settore dell'istruzione in Sri Lanka è stato azzerato. Lo tsunami infatti ha distrutto 68 scuole in 11 distretti e parzialmente danneggiato altri 105 istituti.
Il progetto ha permesso la realizzazione del Vocational Training Centre con annessi laboratori, convitto e mensa in grado di accogliere 300 ragazzi. Complessivamente si è trattato di un investimento di 3 milioni di Euro proveniente dalla raccoltafondipromossa nel 2005, integrata dalla Fondazione Italcementi grazie alla disponibilità dei Soci fondatori.
In particolare Italcementi, presente nello Sri Lanka con la propria struttura industriale, attraverso la Fondazione ha messo a disposizione anche il proprio know-how e capitale umano in tutte le fasi di studio ed attuazione del progetto. Il centro sorge a Metyiagane nella regione occidentale dell'isola, lontano dalla costa e a 55 km nord est della città di Negombo. La scuola è l'equivalente di un tecnico professionale ad indirizzo edile ed è affidata alla Congregazione dei Padri Salesiani, presente dal 1956 nel Paese e particolarmente attenta nel prendersi cura dei bambini e dei giovani attraverso l'istruzione scolastica e professionale.
L'iniziativa rientra tra gli impegni di Responsabilità Sociale d'Impresa della Fondazione Italcementi ed è stata inserita nel Report dello Sviluppo Sostenibile di Italcementi Group come esempio di buona pratica sociale.