Roma, 14 luglio 2010 - A pochi giorni dalla XVIII Conferenza mondiale sull'AIDS che si apre domenica 18 luglio a Vienna, Medici Senza Frontiere (MSF), organizza una teleconferenza per porre l'attenzione su alcuni dei temi chiave che verranno trattati.
Il calo dei finanziamenti per la cura dell'HIV da parte dei donatori, rischia di interrompere i passi in avanti fatti finora nel trattamento della malattia. MSF sta già osservando gli effetti negativi sui pazienti, visto che gli impegni presi dai donatori non sono stati mantenuti.
La teleconferenza è in programma per Giovedì 15 luglio alle ore 16.
I giornalisti possono partecipare telefonando al numero: +1 703 639-1377
Intervengono:Esther Goba, infermiera di MSF in Malawi e responsabile di un gruppo locale per il sostegno delle persone sieropositiveHelen Bygrave, medico specialista in HIV/AIDS per MSF Sud AfricaNathan Ford, coordinatore medico della Campagna per l'accesso ai farmaci di MSFSharonann Lynch, Policy Advisor di MSF per i porgrammi di HIV/AIDS.
Nonostante sia comprovato che l'aumento dei trattamenti per l'HIV/AIDS riduca il numero di decessi e la trasmissione del virus e prevenga il contagio, i donatori internazionali sembrano volersi tirare indietro dagli impegni presi e ridurre i finanziamenti.
MSF illustrerà, nel corso della teleconferenza, alcuni risultati ottenuti nei suoi progetti, ad esempio:
- come l'avvio precoce del trattamento per l'HIV abbia drasticamente ridotto la mortalità e aumentato il successo della cura, a riprova dei benefici di portare avanti una risposta internazionale efficace contro la pandemia.
- come l'utilizzo di medicine più care ma con meno effetti collaterali, ridurrebbe i costi nel lungo periodo e porterebbe alla fine dei trattamenti di seconda classe attualmente utilizzati per i pazienti nei paesi in via di sviluppo.
- come le medicine di ultima generazione potrebbero diventare più economiche, stroncando sul nascere un'esplosione dei prezzi delle stesse.
Il calo dei finanziamenti per la cura dell'HIV da parte dei donatori, rischia di interrompere i passi in avanti fatti finora nel trattamento dei pazienti affetti da HIV/AIDS.
MSF già vede gli effetti negativi a livello globale dovuti al fatto che i donatori non hanno mantenuto gli impegni presi per finanziare le cure per l'HIV/AIDS. Se questo trend proseguirà, vi saranno effetti devastanti, come MSF spiega nel nuovo rapporto che verrà lanciato giovedì 15 luglio dal titolo "The Ten Consequences of AIDS Treatment Delayed, Deferred or Denied" (Le dieci conseguenze dei trattamenti contro l'AIDS, ritardati, rinviati e negati),
"Siamo ora ad un bivio: o i governi dimostreranno la loro volontà politica, finanziando le risorse necessarie alla cura dell'HIV nei paesi in via di sviluppo o i fondi rimarranno stagnanti e le cure saranno ritardate, rinviate o addirittura negate", dichiara Tido von Schoen-Angerer, direttore della Campagna per l'accesso ai farmaci di MSF. "E' una questione di scelta: se non ci aiuteranno nei trattamenti contro l'HiIV/AIDS, ci saranno molte morti".
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