"Con la proposta di oggi, la Commissione prende atto finalmente e definitivamente che non si può imporre la coltivazione degli organismi geneticamente modificati sulla testa dei cittadini" dichiara Francesco Ferrante, responsabile agricoltura di Legambiente, commentando l'approvazione odierna della nuova strategia sugli ogm da parte della Commissione europea.
"In Italia e in Europa - prosegue Ferrante - i consumatori dicono chiaramente no agli ogm nei piatti e gli agricoltori hanno scelto la strada della qualità perché consapevoli che solo la tutela della salute, della tipicità dei prodotti e dei territori può garantire all'agricoltura italiana ed europea la forza per competere nel mondo globalizzato".
"E' importante - aggiunge il responsabile agricoltura di Legambiente - che la revisione della normativa in materia preveda la certezza del diritto per gli Stati membri, in modo che possano garantire senza alcun contenzioso il divieto di coltivazione di ogm. E che preveda, inoltre, che le Regioni possano stabilire regole per la coesistenza che impediscano ogni contaminazione seppur accidentale delle coltivazioni convenzionali e di quelle biologiche. Il Governo italiano deve ora dar retta all'opinione pressoché unanime di agricoltori, consumatori, ambientalisti e scegliere la strada della qualità, della ricerca e dell'innovazione ma con un chiaro no agli ogm delle multinazionali che oggi a Bruxelles sono state sconfitte. In questi mesi finché non entrerà in vigore la nuova normativa, va garantita in Italia e nel resto d'Europa la moratoria per la coltivazione delle varietà transgeniche. Il caso della patata geneticamente modifica Amflora, autorizzata a marzo scorso, deve rimanere un caso isolato".