Sono passati 6 mesi dal terremoto che ha sconvolto Haiti. Oggi la situazione generale è migliorata, anche se le strade sono ancora piene di macerie e la maggior parte della popolazione dorme ancora nelle tendopoli. Fortunatamente, però, cibo, acqua e cure mediche basilari cominciano ad essere accessibili alla maggioranza della popolazione, anche se non mancano problemi nella distribuzione degli aiuti.

La Comunità di Sant'Egidio non ha mai smesso di essere vicina a chi era stato colpito dal sisma. 
In questi mesi, accanto alla regolare distribuzione di aiuti di emergenza in diverse località dell'isola, la Comunità è intervenuta  per riabilitare la scuola Lakay Mwen, alla periferia di Port au Prince, dove, da alcuni anni, vivono bambini e ragazzi adottati a distanza.
 
Grazie al sostegno di tanti "genitori a distanza", quindi, sono stati acquistati i banchi ed alcuni tendoni; sono state costruite delle tettoie in lamiera e vi sono state adibite le classi. Così, in modo un po' rudimentale, ma ben organizzato, la scuola - sia il grado primario che secondario - ha ripreso a funzionare fin dal mese di marzo .
 
Anche la mensa ha riaperto e i bambini ricevono quotidianamente un pasto ricco e sano.
 
Ma non ci si fermerà qui: ci sono in progetto al ritrutturazione delle cucine, dei depositi e la realizzazione di alcuni  "atelier" per i corsi professionali, una sala d'informatica e un ambulatorio medico-oculistico.

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