Lo scorso 7 luglio Confindustria, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Dipartimento per le Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio ed il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, ha organizzato la prima edizione della "Giornata Nazionale Anticotraffazione".
L'appuntamento è stato istituito per sensibilizzare imprese e cittadini sul crescente fenomeno della contraffazione, ed intende gettare le basi per imminenti e concrete iniziative mirate al contrasto del mercato del falso.
 
È importante evidenziare come anche il settore dei pallet in legno sia danneggiato da questo fenomeno: la contraffazione dei pallet, supporto su cui si movimentano tutte le merci, avviene mediante l'alterazione o la riproduzione del marchio distintivo "Eur-Epal" e la riparazione degli stessi da parte di personale non autorizzato; tanto che ad oggi si è sviluppato un mercato illegale parallelo che ha raggiunto il fatturato di una multinazionale, provocando ingenti danni economici, sociali e ambientali all'intera società.
Nel nostro paese si stima circolino oltre 60 millioni di pallet Eur-Epal. Negli ultimi anni quindi sono emerse tre problematiche principali:
1) contraffazione di queste marchiature ed immissione sul mercato di "falsi" a prezzi notevolmente più bassi;
2) contraffazioni anche sul trattamento fitosanitario ISPM15, il che significa che i pallet non hanno subito realmente il trattamento e potrebbero contaminare le foreste di altri continenti;
3) conseguenze devastanti a livello economico e ambientale.
Tutto questo comporta un'evasione fiscale stimata in 396 milioni di euro annui, l'aumento dei costi per l'industria e la distribuzione, un ingente danno per le foreste, la diminuzione dei prezzi per l'introduzione di "falsi", la compromissione della sicurezza sul lavoro e quindi un danno per la collettività.
 
Quali sono le soluzioni possibili? Cosa possono fare le imprese e i cittadini? Innanzitutto è necessario riportare alla luce le criticità appartenenti a questo settore ed informare oltre che le imprese, anche il consumatore cittadino, affinché possa intervenire ed contribuire alla creazione di filiere sostenibili con le proprie azioni, riscoprendosi co-produttore ed essendo responsabile delle scelte che stanno dietro al processo produttivo .
Da un lato molte aziende usano i "pallet contraffatti" alimentando, a volte senza saperlo, mercati illegali: occorre informarle di questi fenomeni che coinvolgono trasversalmente tutti i settori, in quanto il pallet trasporta e movimenta qualsiasi tipo di prodotto. Dall'altro lato molti consumatori non sono a conoscenza di questo fenomeno e non sanno che quotidianamente, con i loro acquisti, possono alimentare un mercato illecito.
Oggi, una soluzione diretta ed efficace per allentare il mercato illegale di pallet e le criticità che provoca, è proposta da PALM, azienda di Viadana (MN), leader nella progettazione e produzione di pallet in legno ecosostenibili come il GREENPALLET , prodotto utilizzando esclusivamente legno proveniente da boschi certificati FSC e PEFC , a garanzia di una corretta gestione forestale e una totale tracciabilità della provenienza del legno. Il Greenpallet sano, sistemico e giusto è anche accompagnato dall'etichetta AssoScai che ne descrive l'intera filiera produttiva e la comunica in modo trasparente e non fraintendibile al consumatore.
L'azienda ha dunque deciso di diffondere e sostenere l'iniziativa di Confindustria proprio allo scopo di informare i consumatori - che sono chiamati a pretendere anche dalle grandi aziende tracciabilità e trasparenza - di questi rischi probabilmente ancora poco noti.
 
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