"Cosa si nasconde dietro la decisionedel Governo italiano di non ratificare la Convezione de L'Aja perla protezione dei minori? Una risposta ufficiale non è statacomunicata, però si può leggere la precisa volontà del nostroGoverno di non riconoscere la kafala, ovvero la più alta forma ditutela per i bambini provenienti dal Nord Africa." ha detto MarcoGriffini, presidente di Ai.Bi.

La Convenzione, infatti, è unostrumento che tenta di colmare una volta per tutte una grave lacunanei diritti dei minori attraverso il riconoscimento della kafala.(articolo 3 - le misure previste possono vertere sul collocamentodel minore in una famiglia di accoglienza o in un istituto, o la suaassistenza legale tramite kafala o istituto analogo.)

Con la ratifica della Convezione leistituzioni europee hanno quindi sollecitato i Paesi membri a seguirel'esempio di Belgio, Spagna e Germania che da tempo hannoriconosciuto la kafala all'interno del loro ordinamento. Il Maroccofigura tra gli stati che hanno già ratificato la Convezione e ciòpermetterebbe, una volta applicato questo trattato, di crearefinalmente una procedura di consultazione tra l'autoritàmarocchina e quella del Paese in cui il minore marocchino in kafalaandrà a vivere. La creazione di questo spazio giuridico comunegarantirà alle decisioni in materia minorile un riconoscimento ilpiù possibile uniforme nei vari Stati, con il superamento del limiteterritoriale dello Stato in cui il provvedimento è stato emesso.

Perché quindi l'Italia non vuoleratificare una Convenzione che permetterebbe di dare riconoscimentouna volta per tutte alla kafala?

Una risposta si potrebbe trovare nellamancanza di conoscenze adeguate su questo importante strumento per idiritti dell'infanzia.

Solo supposizioni, dato che il nostroGoverno non ha comunicato una posizione ufficiale.

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