Napoli, venerdì 16 luglio presso EVALUNA la libreria delle donnePiazza Bellini, 72 - tel. 081292372 - evaluna.itVi aspettiamo alle ore 21:00-"Volevo fare la contraccezione perché ho già 5 figli, un altro ancora non potevo sostenerlo, invece niente".
"I contraccettividovrebbero distribuirli qui, all'ambulatorio, e non in ospedale. È lontano, ci vuole un sacco di tempo per andarci, i trasportisono il vero problema". "I contraccettivi vengono immagazzinati nel Centro di stoccaggio sanitario nazionale e c'è uncalendario mensile per la distribuzione, ma il servizio centrale ci mette circa quattro mesi per evadere il primo ordine, equesto è un problema"...
Se si fornissero i contraccettivi, compresi i preservativi maschili e femminili, ai circa 215 milioni di donne nei paesi in via disviluppo che desiderano utilizzarli e non hanno attualmente accesso alla pianificazione familiare, si potrebbero evitarecirca 4 milioni di gravidanze indesiderate, 90 mila decessi per cause legate alla gravidanza e al parto e 670 mila mortineonatali.
Con questa pubblicazione AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo intende porre all'attenzione delleistituzioni e dei media la necessità di stanziare maggiori fondi per la fornitura di strumenti e prodotti di consumo per lasalute sessuale e riproduttiva nei paesi del Sud del mondo, soluzione indispensabile per realizzare l'Obiettivo 5, ovveroquello tra gli otto Obiettivi di sviluppo del Millennio che stabilisce di ridurre di tre quarti la mortalità materna e garantirel'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva entro il 2015, ad oggi anche quello più lontano dal traguardo.
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