«Noi, popolo del Sudafrica [?] crediamo che il Sudafrica appartenga a tutti coloro che ci vivono, uniti nella diversità». Recita così il preambolo della costituzione della Repubblica Sudafricana. E il tema della XIV edizione dei Mondiali Antirazzisti è legato a filo doppio a questa affermazione.
La manifestazione dell'UISP, organizzata da Progetto Ultrà Uisp Emilia Romagna, in collaborazione con Istoreco, rete FARE, Comune di Caalecchio di Reno e supportata da Regione Emilia-Romagna e Provincia di Bologna, si terrà dal 7 all'11 luglio a Casalecchio di Reno (BO) e sarà presentata ufficialmente il 5 luglio alle ore 11 con una conferenza stampa.
Fulcro dell'edizione di quest'anno sarà la voglia di estendere attraverso lo sport i fondamentali diritti di cittadinanza. "Uguali diritti per tutti" è dunque lo slogan con cui si presenta quest'anno, nell'anno dei Mondiali Fifa in Sudafrica, il torneo di calcio meno competitivo del mondo. Sono 204 le squadre attese a Casalecchio. Anche quest'anno confermato il trend di crescita della manifestazione, nonostante la crisi, con oltre 60 nazionalità rappresentate. Si giocherà a calcio, pallavolo, basket, rugby e cricket; si giocherà a squadre miste per età, sesso, provenienza e abilità; si giocherà senza arbitri; si giocherà e si danzerà con i concerti serali gratuiti e le proiezioni delle partite dei Mondiali e si assaggeranno cibi e tradizioni di culture lontane per imparare meglio, tutti insieme, a parlare un nuovo linguaggio: quello dei diritti.
Proprio questo linguaggio ha permesso alla manifestazione di affermarsi nel tempo come un luogo di gioia e al contempo di riflessione. Lo stesso linguaggio che ha consentito agli organizzatori di intercettare migliaia di persone e di storie in tanti anni, dando ai partecipanti la percezione di un luogo di armonia tra i popoli a dispetto delle cronache di un mondo che vede quotidianamente violati e negati i diritti basilari dell'uomo.
È proprio per cercare una forma di allargamento a tutti di questi diritti che i Mondiali Antirazzisti hanno deciso di concentrarsi innanzitutto sul diritto basilare alla cittadinanza. La riflessione di questa XIV edizione ruoterà tutta attorno al rapporto che intercorre tra lo ius sanguinis e lo ius solis, due principi giuridici che vedono contrapposta l'elargizione della cittadinanza in base alla discendenza di sangue l'uno e semplicemente alla nascita su un determinato suolo l'altro.
Così come i costituenti del Sudafrica, anche gli organizzatori dei Mondiali Antirazzisti hanno dunque creduto di dover lottare, anche attraverso lo sport, per il riconoscimento collettivo di un fondamentale principio: quello in base al quale un paese appartiene a chi vi nasce e lo abita. Come il Sudafrica dunque, anche i Mondiali Antirazzisti sono di chi li abita, li vive quotidianamente e li rispetta.
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