Il punto di vista dei giovani e delle donne su lavoro, povertà e inclusione sociale. Se ne parla domani, sabato 3 luglio, a Roma, nel seminario organizzato dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. "Dall'inclusione alla mobilità sociale" è il titolo dell'appuntamento, promosso dai dipartimenti Lavoro e Welfare delle Acli, dal Coordinamento Donne e dai Giovani dell'associazione.

«Fino a qualche decennio fa - affermano le Acli - il binomio lavoro lavoro-povertà pareva costituire un ossimoro. Era il lavoro la strada maestra per uscire dalla povertà e per emanciparsi dal bisogno. Era ancora il lavoro che spesso garantiva la mobilità sociale e l'accesso a livelli di vita dignitosi e qualitativamente soddisfacenti». L'Italia di oggi, invece «sembra un paese emblematico di come i percorsi lavorativi e di mobilità sociale appaiano precari e non garantiti», soprattutto per quanto riguarda i giovani e le donne.

Le Acli proseguono la propria riflessione e la proposta nell'ambito delle politiche di welfare e del lavoro sia in relazione all'Anno Europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, sia in vista delle prossime Settimane Sociali dei cattolici italiani. Interverranno tra gli altri al seminario, presso la sede nazionale delle Acli (Via Marcora 18), dalle 9.30 alle 13.30, Alessandro Rosina, dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, Elisabetta Ruspini, dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, Mauro Ceruti, dell'Università di Bergamo. L'intervento conclusivo affidato al presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero.

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