Il prossimo 7 luglio migliaia di invalidi ele loro famiglie saranno davanti a Montecitorio, a Roma, per protestarecontro l'emendamento che, contrariamente a quanto affermato nei giorniscorsi da alcuni esponenti del Governo, ripristina l'innalzamento dal74 all'85 per cento il limite minimo per accedere all'assegno diinvalidità e introduce gravi tagli alle indennità di accompagnamento.

Secondo l'emendamento, presentato ieri in Commissione Bilancio, tuttigli invalidi che hanno una certificazione inferiore all'85 per cento,frutto della somma di più patologie invalidanti, come ad esempio le persone anziane o con patologie di origine psichiatrica, perdono il diritto all'assegno di invalidità di 256 euro.L'unica eccezione che viene fatta è per le disabilità con invalidità al75 per cento certificata per una patologia unica, come, ad esempio, lepersone con sindrome di Down.

In merito all'indennità d'accompagnamento, quella di 480 euromensili, - che viene assegnata a tutte le persone disabili al cento percento, anche quando non percepiscono pensione - potranno ottenerlo solo "i cittadini nei cui confronti sia stata accertata una inabilità totale per affezioni fisiche o psichiche, in pratica solo chi è immobilizzato o che non riesce a svolgere tutte le funzioni fisiologiche.Un criterio pericolosissimo nelle mani di Commissioni di valutazionealle quali non è stata indicata nessuna scala di valutazione a cuiattenersi.

"Non è accettabile che per contrastare il fenomeno dei falsiinvalidi, si taglino le già scarse risorse economiche destinate allepersone gravemente malate. - Denuncia Filippo Buccella, presidente di Parent Project Onlus- Gli invalidi ricevono dallo Stato una cifra assolutamenteinappropriata rispetto ai costi esorbitanti che si è costretti asostenere. Da decenni è pressante la necessità di rivedere i nuoviLivelli Essenziali di Assistenza e il Nomenclatore Tariffario delleProtesi e degli Ausilima, invece di destinare maggiori risorse, si prevedono tagli ancora più gravi. La civiltà di un Paese si misura dalla possibilità offerta ai propri cittadini di vivere la malattia con dignità." Ha concluso Buccella

La Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker è una malattiarara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italiaci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica,ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che hapermesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare leaspettative di vita garantendone una qualità adeguata.

Parent Project Onlus, nasce nel 1996 per sconfiggere questagrave distrofia muscolare attraverso la promozione e il finanziamentodella ricerca scientifica. In questi anni ha contribuito alfinanziamento di più di 50 progetti specifici. Altro obiettivo primariodell'associazione è la formazione e il sostegno per le famigliecoinvolte dalla malattia. Dal 2002, grazie al Centro Ascolto Duchenne (CAD), finanziato dall'ISMA (Istituti Santa Maria in Aquiro di Roma), è attivo un servizio gratuito chefornisce informazioni dedicate ai familiari e a tutti gli specialisti interessati all'approfondimento. Il CAD ha aperto una sede regionale in Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Calabria.

Maggiori informazioni sui progetti di Parent Project Onlus è possibilerichiederle al numero 06 66182811 o visitando il sito internetwww.parentproject.it
Per sostenere le attività: c/c postale 94255007 BCC Ag. 19 IBAN IT 38 V 08327 03219 000000005775

Ufficio stampa Parent Project Onlus

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