Roma, 30 giugno 2010 - Dal G8 canadese è arrivata l'ennesima dichiarazione d'intenti, l'ennesima scadenza entro cui gli otto paesi più industrializzati promettono di concentrare i loro sforzi nei prossimi anni. Per la precisione, si tratta di 5 miliardi di dollari da impegnare nei prossimi cinque anni per migliorare la salute materno-infantile, insieme a 2,3 miliardi stanziati da altri donatori.

Un'iniziativa che l' Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'Aids accoglie positivamente anche se è opportuno precisare che di questi 5 miliardi solo una parte costituisce fondi addizionali, che si aggiungono alle quote che ciascun paese già destina a tale scopo. Inoltre, il nuovo impegno degli Otto sembra andare a scapito di un'altra promessa, quella sull'aumento dell'aiuto pubblico allo sviluppo sottoscritta al G8 di Gleaneagles nel 2005 e scomparsa quest'anno per la prima volta dal comunicato finale del vertice. Un'assenza preoccupante, come preoccupante è il silenzio da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che non ha nemmeno accennato alla quota promessa e mai versata al Fondo Globale contro Aids, tubercolosi e malaria.

Alla vigilia del G8 avevamo denunciato il grave ritardo dell'Italia, l'unico Paese a non aver ancora versato la quota per il 2009 (130 milioni di euro + 30 milioni di dollari) riproponendo il video della conferenza stampa del presidente Berlusconi al G8 de L'Aquila , nella speranza che in occasione del G8 canadese sarebbe arrivata qualche novità. Così non è stato. La speranza è che, in vista della conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, in programma per il prossimo ottobre, il governo italiano si decida a versare le quote 2009 e 2010.

Nato nel 2002, il Fondo Globale è diventato in pochi anni il principale meccanismo di finanziamento della lotta contro le tre pandemie, con oltre 600 programmi in 144 Paesi. Finora sono state salvate 4,5 milioni di vite umane rendendo possibile l'accesso alle cure per l'Aids a 2,3 milioni di persone. 3,7 milioni di orfani a causa dell'Aids sono stati assistiti e 445mila donne incinte sieropositive sono state sottoposte al trattamento di prevenzione della trasmissione madre-figlio del virus Hiv. Attraverso le ONG che lo compongono, tutte impegnate nella lotta contro l'Aids nei Paesi in via di sviluppo, l'Osservatorio Aids ha l'opportunità di toccare con mano e monitorare tali risultati direttamente sul campo.

Aderiscono all'Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'Aids le seguenti Ong: ACRA, ActionAid, AIDOS, AMREF, Ass. Papa Giovanni XXIII, CCM, CeLIM, CESTAS, CESVI, COOPI, COSPE, COSV, GVC, Intervita Onlus, ISCOS-CISL, Medici con l'Africa CUAMM, Medicus Mundi Italia, Progetto Sviluppo, Ricerca&Cooperazione, World Friends.

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