L'Arci sarà Il 25 giugno nelle piazze italiane, a fianco della Cgil che per quella giornata ha promosso uno sciopero generale del settore pubblico e privato con manifestazioni locali.
Anche la nostra associazione è infatti convinta che sia necessario contrastare con tutti i mezzi una manovra economica che avrà effetti sociali devastanti soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, che già soffrono gli effetti drammatici di una crisi economica che per due anni il governo si è ostinato a minimizzare.
Mentre sono cresciute cassa integrazione e disoccupazione, povertà e disagio sociale, le misure proposte da Tremonti colpiscono ancora una volta i dipendenti pubblici e privati, i precari, i pensionati. I tagli agli enti locali produrranno un drastico ridimensionamento dei servizi, mentre già la scuola, la ricerca, la sanità, la cultura sono state fortemente penalizzate.
L'attacco al lavoro e a quel che resta del nostro sistema di welfare, si accompagna a una campagna senza precedenti contro diritti fondamentali che hanno disegnato il profilo della nostra democrazia. E' l'intero impianto costituzionale ad essere messo apertamente in discussione da Berlusconi e dalla sua maggioranza. C'è un filo che unisce l'attacco agli articoli della Carta che tutelano il lavoro, la libertà di informazione, il diritto alla conoscenza, l'uguaglianza di tutti i cittadini, l'ordinamento della giustizia. Di ciò bisogna avere consapevolezza per mettere in campo un'opposizione efficace.
Quel che oggi serve, In Italia e in Europa, per gettare le basi di un'alternativa vera è un movimento che tenga insieme le grandi questioni della democrazia e della libertà con quelle del lavoro e del reddito. Per questo il 25 noi ci saremo.