"Salute e benessere: nuovi percorsi di ascolto, corresponsabilità e condivisione". È questo il titolodel convegno organizzato dal Tavolo Permanente delle Associazioni di volontariato della ASL RMBall'interno di SANIT - 7° Forum Internazionale della Salute. Con il sostegno dei Centri di Servizio per ilVolontariato del Lazio CESV e SPES ed il Patrocinio della ASL Roma B.

Il convegno è previsto per il martedì 22 giugno 2010 dalle 9.00 alle 13.00 presso il Palazzo deiCongressi EUR, in Piazza J. Kennedy 1 a Roma.Il Tavolo nasce dalle sollecitazioni delle associazioni di familiari e volontariato per offrire ascolto alledomande dei residenti attraverso le associazioni di volontariato e di tutela di familiari e pazienti presenti sulterritorio dell'Azienda ospedaliera.
L'obiettivo è quello di favorire, attraverso la consultazione, lapartecipazione alla politica sanitaria aziendale dei singoli cittadini e delle loro organizzazioni. Previstonell'Atto aziendale 2008, l'organismo è formato dai delegati eletti da circa 80 associazioni raggruppate in 9aree tematiche: cittadini stranieri, diversamente abili, vita in ospedale, malattie oncologiche, malattie rare adalto impatto sociale, malattie croniche e dell'anziano, salute mentale, tutela materno-infantile, tutela deidiritti del malato.

«La nostra presenza - spiega Natasha Tipà di Cittadinanzattiva, rappresentante proprio dell'area tutela deidiritti del malato - sintetizza le attività compiute sul territorio dal Tribunale dei diritti del malato, attraversocui raccogliamo le segnalazioni dei cittadini utenti della Asl Roma B: non solo disservizi e malasanità, maanche suggerimenti per il miglioramento del servizio sanitario, riportati in seno al Tavolo e recepitidall'Azienda, che accetta che venga svolto in seguito un monitoraggio sulla loro attuazione».
Il convegno arriva dopo un lungo percorso di condivisione degli obiettivi e di confronto sulle azioni diintervento più opportune ed efficaci.

«Un cittadino - commenta Flori Degrassi, Direttore Generale ASL Roma B - può scegliere di parteciparealla vita sociale e politica del suo paese, un'istituzione sanitaria ha il dovere di ascoltare e di promuovereservizi che rispondano alle reali esigenze delle persone. Questo è stato il principio che mi ha spinto adimmaginare un rapporto nuovo tra le associazioni e i professionisti nel quale la programmazione aziendalevenisse stabilita attraverso azioni condivise e il supporto dei cittadini divenisse necessario alla realizzazionedelle buone pratiche cliniche. Il coinvolgimento attivo dei rappresentanti delle Aree tematiche prevede cheessi intervengano direttamente nelle scelte, discutano di standard, cerchino di influenzare le discussionisull'allocazione delle risorse, si esprimano sulle priorità, propongano nuove soluzioni o interventi dimiglioramento dei servizi, promuovano una dimensione integrata della cura e dell'assistenza sia tra lestrutture territoriali e ospedaliere che tra i diversi attori sociali e sanitari presenti sul territorio».Un incontro nato, quindi, per divulgare il lavoro svolto dal Tavolo permanente delle associazioni. «Si tratta diun'esperienza unica nel nostro Paese», conclude la Tipà. «Speriamo che la Regione Lazio voglia incentivarequesto modello che fa funzionare la rete e i servizi: un circolo virtuoso da diffondere, anche se da modularenelle differenti realtà territoriali».

Il convegno rappresenta così l'occasione per presentare un documento che riassume il percorso compiutofinora, con una rassegna delle attività concretizzate grazie alla partecipazione in prima linea dei cittadini.In allegato la locandina con il programma completo.

Per informazioniwww.aslromab.it pagina Associazioni

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