"Tutti i cittadini hanno uguale dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese." (art.3 della Costituzione Italiana).

Oggi in Italia ci sono invece milioni di persone che contano meno delle altre, anche se contribuiscono alla crescita culturale, sociale ed economica del Paese. Sono i migranti e i rom.

Le istituzioni pubbliche non sono in grado di rimuovere gli ostacoli di cui parla la nostra Costituzione.
Anzi gli impedimenti all'uguaglianza crescono e il senso comune sembra orientarsi in direzione opposta.
Il principio dell'uguaglianza, che è il cardine della democrazia, il nesso tra la libertà e la giustizia, va fatto vivere di nuovo nell'Europa del terzo millennio, per ridare un'anima e un futuro a questo continente. La liberta senza uguaglianza è infatti libertà di pochi.
La musica, essendo il più universale dei linguaggi, ha la capacità di promuovere l'incontro e il dialogo tra culture diverse.
Nel campo musicale, dall'incontro delle diversità, sono nati straordinari capolavori, innovazione, percorsi di crescita reciproca delle persone.
Per questo il mondo della musica è tra i più consapevoli dei rischi della diffusione del razzismo in Italia e nel mondo.
Noi, autori, musicisti, operatori culturali, ci impegniamo a combattere il razzismo in tutte le sue manifestazioni, a promuovere l'idea dell'uguaglianza come unico antidoto alla barbarie e all'ingiustizia.

Chiediamo a Governo ed istituzioni pubbliche di rafforzare le politiche culturali che sostengono inclusione sociale e dialogo tra le culture.

Una società che si chiude sempre di più in se stessa, che cede alla paura dello straniero e delle differenze, è una società meno libera, meno democratica, senza futuro.

Puoi firmare l'appello su http://www.firmiamo.it/lamusicacontroilrazzismo, sul gruppo Facebook (http://www.facebook.com/group.php?gid=101488899901926&;) inviando una mail a cultura@arci.it.

Hanno già firmato:

Paolo Belli,
Militant A (Assalti Frontali),
Tommaso "Piotta" Zanello,
Stefano Saletti (Piccola Banda Icona),
Giordano Sangiorgi (MEI - Faenza),
Danilo Grossi (Rete dei Festival),
Giuseppe Casa (MArteLive),
Arlo Bigazzi (MATERIALISONORI)
Francesca Pieraccini (MATERIALISONORI)
Stefania Sandroni (MATERIALISONORI),
Luca Fornari (AudioCoop),
Giampiero Bigazzi (AudioCoop)
La Linea di Greta,
Marco Fabi,
Roberto Durkovich,
Frangar No Flectar,
Adriano Bono,
Progetto "Uke Against Racism",
Wogiagia crew,
Giovanni Ceccarelli,
Demetrio Chiappa (Doc Servizi),
Black Hat Finger,
Honeybird & the birdies,
One Way Ticket,
Gabriele Ballabio,
RADIO 100 PASSI,
Consorzio Operatori Artistici (COA music),
CONFEDERARTISTI,

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