Lussemburgo, 14 giugno ?10 - "Perraggiungere entro il 2015 gli Obiettivi di sviluppo del Millennio,gli Stati devono investire nell'aiuto allo sviluppo lo 0,7% delPIL, di cui lo 0,1% per la salute e adottare chiare indicazioniprogrammatiche che rendano concreti gli impegni presi" affermaUber Alberti, Presidente della Ong Cestas, partner in Italia diAzione per la Salute Globale , in riferimento a quanto deciso oggidai Ministri degli Esteri europei riuniti a Lussemburgo. "Purtroppoil primo step, precedentemente individuato nell'investimento daparte dell'Unione Europea dello 0,56% del PIL in aiuti per losviluppo entro il 2010, è già stato largamente disatteso e oggisiamo di fronte ad una totale assenza di pianificazione per le azionifuture."

Azione per la salute globale, networkdi 15 organizzazioni non governative europee, interviene in meritoalle indicazioni sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio - MDG -approvate a Lussemburgo poco fa dai Ministri per la Cooperazione erichiama l'attenzione sul fatto che, nonostante siano stateadottate nuove importanti conclusioni, i Ministri hanno lasciato illavoro a metà.

Pur apprezzando la prioritàriconosciuta al rispetto dei diritti umani e alla integrazione di unapproccio di genere nel percorso per raggiungere gli Obiettivi delMillennio, Azione per la salute globale sottolinea come, ancora unavolta, non sia stato indicato un chiaro piano d'azione relativo gliimpegni economici che gli Stati sono chiamati a rispettaresoprattutto per quanto riguarda gli Obiettivi per la salute, i piùlontani dall'essere raggiunti.

Ancora oggi, ogni anno muoiono oltre350 mila donne per cause collegate alla gravidanza e al parto e perogni donna che muore 30 sono vittime di infermità. Il 99% di questemorti avviene nei paesi in via di sviluppo per cause prevenibilifacilmente e a basso costo.

"A livello globale, è necessarioinvestire 12 miliardi di dollari l'anno in più per la salutematerna, infantile e neonatale: l'Europa è chiamata a fare la suaparte sostenendo l'assistenza sanitaria di base gratuita e inparticolare i servizi per la salute sessuale e riproduttiva chesvolgono un ruolo cruciale per la salute delle donne" - ha dettoDaniela Colombo, Presidente di AIDOS, Associazione italiana donne perlo sviluppo, partner italiana di Azione per la salute globale. "Varilanciata - prosegue Daniela Colombo - una nuova consapevolezzadei diritti delle donne, incluso il diritto alla salute."

Investire in aiuto allo svilupposignifica anche dare una spinta allo sviluppo economico e sociale.Come affermato anche dalla Commissione su Macroeconomia e salutedell'Organizzazione Mondiale della sanità già nel 2001, investirenella salute, oltre a salvare ogni anno milioni di vite, produceanche ripresa economica e rafforzamento della sicurezza a livelloglobale.

In vista del Consiglio europeo delprossimo 17 giugno in cui si dibatterà la posizione collettivadell'Ue rispetto agli MDG, Azione per la salute globale chiede aileader europei di impegnarsi con misure e azioni concrete pergarantire efficacemente il diritto alla salute di tutti e tutte.

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