Oggi, 15 giugno 2010, alla presenza dell'arcivescovo di L'Aquila S.E. Mons. Giuseppe Molinari, di S.E. Mons. Mario Paciello, incaricato regionale Puglia per il servizio della carità e la salute, di S.E. Mons. Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola Caritas Italiana consegnerà due strutture realizzate con il contributo delle Caritas diocesane della Puglia e dell'Emilia Romagna.
Interverranno anche il direttore di Caritas Italiana e rappresentanti delle Caritas della Puglia e dell'Emilia Romagna.

Alle ore 16.00 a L'Aquila, in località La Torretta verrà inaugurato un Centro per minori. L'opera - dal costo complessivo di oltre 300.000 euro - ospiterà le Suore Francescane Alcantarine, che già prima del terremoto collaboravano con l'Arcidiocesi di L'Aquila nella cura e lo sviluppo dei giovani attraverso servizi di accoglienza e di carità e consentirà l'avvio della "Casa Stella Polare", un servizio rivolto ai minori sul territorio - attivato in collaborazione con l'Arcidiocesi di L'Aquila, l?Ordine dei Ministri degli Infermi-Camilliani, IMR (Italian Medical Research), l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Quattro i cardini del servizio:
- una innovativa ricerca (Progetto "Rainbow") condotta su un campione di 7.200 bambini di età compresa tra i 6 ed i 14 anni per verificare gli effetti dello stress post-traumatico causato dal terremoto (PTSD);
- attività di formazione rivolta ai pediatri di famiglia (abilitazione alla diagnosi degli effetti causati dal terremoto nei bambini) e agli insegnanti, educatori, animatori giovanili (interventi di educazione alla socialità);
- apertura di uno spazio di aggregazione (ludoteca, biblioteca, mediateca?) e un servizio di diagnosi e cura degli effetti da stress post-traumatico sui minori;
- attivazione di iniziative sul territorio di animazione e presa in carico dei giovani, attraverso le parrocchie, le associazioni, le realtà di aggregazione presenti.

A seguire, alle ore 18.00, sempre a L'Aquila, in località San Giacomo verrà consegnato un Centro della comunità, alla presenza anche del parroco.

Si tratta di una struttura di 325 mq costata oltre 500.000 euro, con ampi spazi multifunzionali, adatti per attività sociali, culturali, pastorali e ricreative tese a riaggregare e rafforzare il tessuto sociale. Sono previsti anche due spazi abitativi da destinare alle fasce deboli della popolazione presenti sul territorio della parrocchia: anziani, donne sole con figli, studenti?

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