Riccione, 11 giugno 2010 - "Ci sono cose su cui bisogna schierarsi pur essendo diversi". E' un appello che unisce quello lanciato dall'Associazione Ilaria Alpi affinché, dopo sedici anni, sia fatta verità e giustizia sul duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, gli inviati Rai assassinati in Somalia il 20 marzo del 1994.
I parlamentari, le autorità e i giornalisti che ieri hanno partecipato alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Camera dei Deputati in vista della XVI edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi (dal 15 al 19 giugno a Riccione), si sono trovati trasversalmente d'accordo nell'affermare che i muri di omertà devono essere finalmente abbattuti.
Numerosi, e di tutti gli schieramenti, gli onorevoli intervenuti all'incontro: c'erano Giuseppe Giulietti, Fabio Granata (vicepresidente della Commissione Antimafia), Leoluca Orlando, Elisa Marchioni e Carmen Motta. E poi anche Simonetta Saliera (vicepresidente della Regione Emilia-Romagna), Maria Iole Pelliccioni (assessore del Comune di Riccione), il direttore di Rai News 24 Corradino Mineo 24, Andrea Vianello (direttore scientifico del Premio Ilaria Alpi 2010), Roberto Morrione (presidente di Liberainformazione e membro della giuria del Premio Ilaria Alpi 2010) e Francesco Cavalli, organizzatore del Premio Ilaria Alpi 2010.
L'appello, sottoscritto in poche da circa 150 parlamentari di diversi schieramenti, ha già trovato l'adesione di oltre 3000 persone: giornalisti, semplici cittadini, rappresentanti della società civile, del mondo delle associazioni, della cultura e dello spettacolo, tutti unite nel chiedere di fare finalmente luce sull'assassinio di Ilaria e Miran, superando le reticenze e le omissioni, svelando i depistaggi (i firmatari sul sito www.premioilariaalpi.it).
"Dopo sedici anni, lunghissimi e dolorosi - ha detto il direttore scientifico del premio Andrea Vianello - si sa quasi tutto di quel che accadde quella domenica di marzo e perché. Alla verità giornalistica non risponde però una verità giudiziaria, anche se c'è uno spiraglio, perchè il gip Emanuele Cersosimo del Tribunale di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione". Andrea Vianello si è rivolto anche ai colleghi giornalisti, affinché continuino a tenere accessi i riflettori sulla vicenda, perché "c'è ancora molto da scavare e da scoprire".
Con un messaggio è intervenuta anche Rosy Bindi, vicepresidente della Camera: "Non bisogna rinunciare alla verità sulla morte di Ilaria e Miran. Sono certa che questa edizione del Premio Ilaria Alpi sarà un'occasione significativa per dimostrare che senza un'informazione libera siamo tutti più soli e più poveri".
E proprio a Riccione, nell'ambito del Premio Ilaria Alpi, si farà il punto sul caso di Ilaria e Miran. L'appuntamento è giovedì 17 giugno (alle ore 21) presso Villa Mussolini. Nel dibattito "Senza giustizia.
L'assassinio Alpi-Hrovatin tra traffici di armi, rifiuti tossici, navi a perdere e mafie" si ricostruirà il filo dei diversi percorsi d'indagine di questa tragica vicenda, dai risultati delle Commissioni parlamentari a quelli della magistratura, fino alle inchieste realizzate negli anni dai giornalisti di stampa e tv.
All'incontro (a ingresso libero come tutti gli appuntamenti del Premio Ilaria Alpi) parteciperanno Riccardo Bocca (giornalista de L'Espresso), Domenico D'Amati (legale della famiglia Alpi), Enrico Fontana (responsabile del rapporto Ecomafie), Mariangela Gritta Grainer (portavoce dell'Associazione Ilaria Alpi), Andrea Purgatori (giornalista della Rai) e Luciano Scalettari (giornalista di Famiglia Cristiana). Conduce Roberto Morrione, presidente della Fondazione Liberainformazione).
Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi 2010 - 15-19 giugno, Riccione.
Il programma su www.premioilariaalpi.it Per informazioni:Premio Giornalistico Televisivo Ilaria AlpiViale delle Magnolie, 247838 Riccione
tel ++ 0541.691640 www.premioilariaalpi.it info@premioilariaalpi.it
Il Premio Ilaria Alpi è promosso da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Riccione e organizzato da Associazione Ilaria Alpi Comunità Aperta. Con l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, con il patrocinio di: Presidenza Camera dei Deputati, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Commissione Nazionale italiana per l'Unesco, Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Rai - Segretariato Sociale.