Roma, 1 giugno 2010 - «L'imbarbarimento del conflitto allontana la pace». Il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero commenta con «grave preoccupazione» il tragico assalto dei soldati israeliani alle navi dei pacifisti con gli aiuti per Gaza, che ha causato diversi morti e numerosi feriti. «Un'azione - afferma Olivero - assolutamente ingiustificabile sia sul piano militare che su quello politico».

«Se un Paese democratico come Israele - spiega il presidente delle Acli - non è più in grado di rispettare le regole dei diritto internazionale, salvaguardando le vite dei civili, la pace si farà sempre più lontana e la posizione di Israele sempre meno sicura. Il popolo israeliano può e deve esigere dai suoi governanti il rispetto dei diritti umani fondamentali».

Per Olivero è «assolutamente necessario un intervento forte e autorevole della comunità internazionale, che per oltre un anno dai tragici fatti di Gaza, nel Natale 2008, è restata praticamente immobile. Il principio dell'ingerenza umanitaria deve finalmente valere anche per il conflitto israelo-palestinese. Israele deve capire che l'isolamento non giova alla sua causa, e che l'intervento della comunità internazionale è l'unica garanzia per la sua sicurezza».

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