Un paese non è un grande paese perché è forte; un paese non è un grande paese perché è ricco; un paese non è un grande paese se non quando è capace di un grande amore". (R. Follereau)

Roma, 01 giugno 2010 - Di fronte a tanto orrore e a tanta illegalità, il mondo civile deve reagire con fermezza. Chiediamo al governo italiano di condannare con forza quanto è accaduto e continua ad accadere in queste ore in Israele. Chiediamo che tutta la diplomazia mondiale si mobiliti in tutte le sedi internazionali per ottenere l'immediato rilascio dei pacifisti e il dissequestro di tutti i beni trasportati dalla flotta della libertà che devono poter raggiungere il porto di Gaza e i suoi destinatari. "Uno Stato che usa violenza e forze armate contro azioni umanitarie e di pace, viola ogni concetto di civiltà e diritto umano - dichiara Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione CIPSI, Coordinamento di 48 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale -. La comunità internazionale deve saper dire: BASTA!".

"Noi cittadini - conclude Barbera - di ogni paese, di Israele e Palestina, dell'Italia, dell'Europa, del Medio Oriente e del mondo intero, chiediamo alle Nazioni Unite e ai governi di tutto il mondo, di mettere al bando ogni forma di violenza e di ripartire dalla cooperazione, dalla convivenza e dall'accoglienza reciproca, per ricostruire la sola civiltà possibile: quella dell'Amore!".

Per informazioni:
Ufficio Stampa Cipsi - Nicola Perrone e Francesca Tacchia,
tel. 06.5414894, fax: 06.59600533,
mail: ufficiostampa@cipsi.it e info@cipsi.it,
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