I dati presentati oggi in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco testimoniano quanto il fenomeno del tabagismo sia grave e sempre più diffuso, soprattutto tra le donne. Un vizio, quello del fumo, che purtroppo non si perde neanche durante la gravidanza e nel puerperio.

Sono ancora troppe, infatti, le donne che non rinunciano alle sigarette pur essendo in stato interessante, non pensando alle gravi conseguenze - sostanze cancerogene come nicotina, catrame e monossido di carbonio, che il feto assorbe durante la gravidanza e durante l'allattamento, aumentano notevolmente il rischio di morte improvvisa in culla ed espongono il bambino a gravi malattie respiratorie come bronchiti, polmoniti, asma e otiti* - che possono ricadere sulla salute del bambino in grembo.

In tal senso è evidente come in Italia sia assente una reale cultura della prevenzione del fumo in gravidanza e come le attività in questo ambito siano scarse e le risorse disponibili per affrontare questa emergenza risibili.

Proprio per rendere consapevoli dei rischi che il fumo comporta per le mamme in gravidanza e per il loro bambino, il Moige - Movimento Italiano Genitori ha promosso la campagna di informazione e sensibilizzazione "Se fumi, lui filtra" per la prevenzione del tabagismo in gravidanza e nel puerperio, realizzata con il contributo di AAMS e il patrocinio della SIMP - Società Italiana di Medicina Perinatale. Oltre al materiale informativo distribuito, la campagna prevede anche un sito web dedicato, www.fumoemamma.it, online a partire dalla fine di giugno.

*Fonti scientifiche: Istituto Superiore di Sanità, OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità, AAP - Accademia Americana di Pediatria, FDA Food and Drug Administration

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