Questa volta non chiedono solo di potercontare di più nei negoziati ma anche di essere rappresentati inmodo più incisivo dalla UE in vista della prossima conferenza ONUsui cambiamenti climatici. E' questo in sintesi il messaggio deldocumento finale elaborato dai Sindaci del Summit europeo delle cittàsostenibili che si è chiuso oggi a Dunkerque, dopo 3 giorni didibattiti e conferenze.

"In seguito al fallimento diCopenhagen - sottolinea Emanuele Burgin, presidente delCoordinamento di Agenda 21 in Italia - è evidente che il pianetanon si può permettere di arrivare nuovamente impreparatoall'appuntamento di Cancun. Per questo motivo il movimento deglienti locali chiede non solo di essere riconosciuto come un veroattore ma anche che venga predisposta sin d'ora una politicainternazionale più incisiva da parte dell'Unione europea."

"Posto che il Copenhagen Accord -si legge infatti nel testo - pone come obiettivo di limitare ilriscaldamento globale non oltre i due gradi, è evidente che moltiStati stanno lavorando in questa direzione ma che complessivamente illoro impegno è chiaramente non sufficiente ad assicurare ilrisultato."

"Dopo la mancata definizione diparametri specifici all'ultima Cop - riprende Burgin - glienti locali, che sono i primi a dover dare una risposta ai cittadini,si sono sentiti abbandonati. Per questo motivo, forti dei programmiincisivi che portano avanti sul fronte del cambiamento climatico,hanno ritenuto importante non solo rimarcare la richiesta di essereformalmente riconosciuti come attori al pari dei Governi nazionali maanche sottolineare quanto sia fondamentale che l'azione diplomaticariprenda rapidamente e in modo molto più forte e che l'Unioneeuropea faccia da traino per gli stati meno attivi sul fronte delclima."

Il rischio infatti è che, come loscorso dicembre, si arrivi alla prossima Conferenza dell'ONU sulclima senza un quadro di riferimento per il post Kyotosufficientemente chiaro da consentire una definizione di impegnivincolanti per i diversi paesi.


Il Coordinamento Agende 21 èun'associazione nazionale di Regioni ed Enti Locali e territorialiche, come definito dalle Nazioni Unite, sostengono la diffusione deiprincipi per rendere sostenibile lo sviluppo, integrando aspettieconomici, sociali ed ambientali. Ad oggi sono oltre 500 gli entilocali soci del Coordinamento: 11 Regioni, 69 Province e 369 Comuni,tra cui la maggior parte dei capoluoghi di regione, Roma e Milano intesta. L'associazione ha privilegiato una modalità di lavoroleggera e "capace di fare", attraverso la formazione di Gruppi diLavoro sui temi più rilevanti della sostenibilità.

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