"Stravaganza", spettacolo teatrale scritto da Dacia Maraini e diretto da Claudio Misculin, sarà a Roma il 12maggio prossimo all'Università Sapienza. L'Aula Magna, a partire dalle ore 17.00, ospiterà larappresentazione dei Matt-attori dell'Accademia della Follia. La pièce, prodotta dal Teatro Stabile del FriuliVenezia Giulia, affronta i difficili temi del pregiudizio e dell'esclusione sociale del diverso. Gli attori chesaliranno sul palcoscenico sono persone che soffrono di disagi mentali: la mimica dei loro corpi, l'impegno,la creatività saranno il principale veicolo del messaggio.

Al sostegno dell'evento hanno contribuito: la Provincia di Roma, i Centri di Servizio per il Volontariato delLazio CESV e SPES, l'associazione A.RE.SA.M, il sindacato CGIL, la UniCoop Tirreno, l'associazioneuniversitaria Sapienza in Movimento.

I Matt-attori. "Il concetto di normalità - riflette la scrittrice - è dettato dalla norma. La normalità, quindi, è unaconvenzione". Definire cosa sia folle e cosa no non è tra le intenzioni dello spettacolo. Al contrario, lanecessità - e quindi l'urgenza - sta nel dimostrare quanta umanità, quanta sensibilità, quanta potenzialitàcreativa e intuitiva si celi o, come in questo caso, si evidenzi nel comportamento di un "matto". E primaancora della scrittura, della scenografia, del genio di persone "normali", saranno i protagonisti stessi adimostrarlo: ai matt-attori dell'Accademia della Follia è stata data una possibilità (grazie alla legge Basaglia)e loro hanno dimostrato di avere talento e tecnica, di saper esprimersi come straordinari attori.

LEGGE 180/78. "Stravaganza" nasce nel 1986 e racconta la chiusura dei manicomi a seguito della leggeBasaglia. In questi luoghi di detenzione, dove venivano applicate cure come l'elettroshock, i letti dicontenzione e le camice di forza, i matti perdevano alcuni fondamentali diritti civili e, spesso, l'istituzioneaveva il sopravvento sulle loro libertà personali. L'intento è di analizzare il passaggio successivo, quandol'emarginazione sociale travolge queste persone reintrodotte bruscamente nella comunità.
Si troverannodunque costrette a tornare in manicomio e auto-organizzarsi.Il dibattito intorno alla validità della legge, tuttavia, è ancora aperto: "Che la legge Basaglia - spiega lascrittrice- non funzioni fino in fondo lo sanno anche i sassi. Ma perché troppo spesso manca l'accoglienzadei malati nelle comunità terapeutiche, la cura assicurata, il recupero e la restituzione alla società degliindividui più fragili e sconnessi. Un progetto coraggioso, non facile, certamente, ma che va comunquetentato, nel rispetto degli ammalati. Un progetto per niente utopistico. La prova sta nel fatto che in certeregioni, dove si è investito sul programma, la cosa funziona".

Reciteranno: Claudio Misculin, Dario Kuzma, Donatella Di Gilio, Gabriele Feminiano, Giuseppe Denti,Eloisa Gatto, Clio Gaudenzi, Max Iurce.Le scenografie saranno realizzate da Diego Iaconfcic.

Discutiamone.
A conclusione dello spettacolo, una tavola rotonda sarà occasione di dibattito e confronto.Interverranno: Claudio Cecchini (Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia), Dacia Maraini(scrittrice), Silvia Ioli (CGIL Roma Lazio), Augusto Mariani (Aresam), Francesca Danese (PresidenteCESV per i CSV del Lazio), Roberto Marini (Settore Risorse Umane, Commissione diversità e disagio,Unicoop Tirreno).Paola Springhetti farà da moderatrice.

L'ingresso all'evento è gratuito.
Per InfoRosanna Grano,Capo Ufficio Stampa Agens
Tel. 3334458139
E-mail: agens.ufficiostampa@gmail.com,

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