Una originale iniziativa dicollaborazione tra l'Università Cattolica di Campobasso e le Terme di Sepino arriverà tra pochi giorni sugli scaffali dei negozi edei supermercati italiani.

La ricerca scientifica ha sempre piùbisogno di un sostegno che non sia solo puramente economico. Unassegno può contribuire a tenere in vita un laboratorio, certo. Ma,soprattutto nel campo della medicina, non è sufficiente. In questosettore, infatti, l'attività degli scienziati è spesso legata afilo doppio con la prevenzione, un concetto che, se adeguatamenteesteso, può contribuire al benessere generale in misuradeterminante, incidendo anche sulla spesa sanitaria del nostro Paesecon la riduzione di patologie temibili e diffuse come le malattiecardiovascolari e i tumori.

Proprio sul legame ricerca-prevenzioneil settore privato può trovare una strada innovativa per contribuireal progresso della scienza e della salute. Una strada che, oltre adaiutare economicamente i ricercatori a svolgere il loro lavorosoprattutto in tempi difficili come quelli attuali, possa aiutare adiffondere tra i cittadini una cultura della prevenzione. Attraversostrumenti semplici e largamente diffusi, ad esempio le confezioni diacqua minerale.

E' in questa direzione che va ilprogramma "L'acqua che aiuta la ricerca", con il quale parteoggi ufficialmente una collaborazione tra i Laboratori di Ricercadella Cattolica e l'azienda molisana Terme di Sepino SpA cheimbottiglia l'acqua minerale Sepinia.


Sotto il grazioso simbolo di una"libellula della salute", a partire dal 15 maggio le confezionida sei bottiglie da 1,5 e 2 litri di acqua oligominerale Sepiniaavranno un nuovo involucro, che evidenzierà il lavoro dei Laboratoridi Ricerca nella lotta e nella prevenzione dei principali fattori chepredispongono alle malattie cardiovascolari e tumorali:ipertensione, diabete, dislipidemia e obesità.

Il primo effetto di questa iniziativasarà il contributo diretto dell'azienda molisana al ProgettoEpidemiologico Moli-sani, realizzato proprio in Molise dai Laboratoridella Cattolica. Due centesimi di euro per ciascuna confezione diacqua minerale venduta saranno infatti devoluti a questa grandeavventura scientifica che sta coinvolgendo 25.000 cittadini. Ma èsolo il primo passo di una collaborazione destinata a svilupparsisulla strada della salute e dei mezzi per migliorarla.

"Come prima cosa - dice GiorgioMarcucci, Amministratore Delegato di Acqua Sepinia - vogliamocreare un legame fra l'attività di ricerca dell'UniversitàCattolica del Sacro Cuore, l'imprenditorialità socialmenteresponsabile della nostra azienda ed il consumatore".

Il Direttore Commerciale e MarketingMauro Vucci ribadisce che la nuova confezione di acqua Sepinia puntaa far comprendere in maniera immediata, attraverso il messaggiovisivo del packaging, l'enorme portata del progetto Moli-sani, cheha la sua culla nel Molise, ma i cui risultati trovano riscontro alivello internazionale.

"I nostri consumatori - prosegue Marcucci - sapranno che potranno contribuire per tutta l'estate adun grande studio per la salute. Ma questa iniziativa rappresenta soloun primo passo. La nostra partnership con la Cattolica punta infattiad una comunicazione scientifica regolare . Messaggi di prevenzione,curati direttamente dallo stesso gruppo di ricerca, verranno infuturo inseriti nelle confezioni di acqua Sepinia, raggiungendo intal modo milioni di italiani".

"L'iniziativa - commenta Giovannide Gaetano, Direttore dei Laboratori di Ricerca - è un modello alquale speriamo molte altre aziende vorranno ispirarsi. Ciò chestiamo sperimentando qui è un nuovo modo di intendere il rapportotra la ricerca ed il territorio che la ospita. La scienza è motoredi sviluppo, ma anche di conoscenza e cultura. Quando l'imprenditoriaprivata abbraccia l'idea di comunicare la ricerca alla gente, nonlimitandosi solo al compito (naturalmente essenziale) di aiutarlaeconomicamente, assistiamo ad un vero salto di qualità"


Il Progetto Moli-sani, condotto daiLaboratori di Ricerca del Centro di Ricerca e Formazione ad AltaTecnologia nelle Scienze Biomediche "Giovanni Paolo II"dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Campobasso, con ilsostegno iniziale della Fondazione Pfizer e del Ministero dellaRicerca, è partito nel marzo 2005 con l'obiettivo di coinvolgere25.000 cittadini residenti in Molise per conoscere i fattoriambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e deitumori. L'obiettivo è stato praticamente raggiunto, con i duecentri di reclutamento del progetto, situati rispettivamente nellaCattolica di Campobasso e nell'Ospedale San Timoteo di Termoli, chehanno esaminato oltre 24.500 persone. Lo studio Moli-sani statrasformando un'intera Regione italiana in un grande laboratorioscientifico.

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