Oltre 2000 municipi hanno aperto leporte a visitatori e iniziative straordinarie per Voler Beneall'Italia, la Festa nazionale dei piccoli comuni sotto l'AltoPatronato del Presidente della Repubblica, organizzata da Legambienteinsieme a Anci, Coldiretti, Symbola e un vasto comitato promotore diassociazioni ed enti e realizzata grazie alla collaborazione di EnelGreen Power. Escursioni nel verde, spettacoli folcloristici, aperturastraordinaria di musei, eventi eno-gastronomici, mostre e mercatiniper mettere in mostra il meglio del territorio, ma anche tantebiciclettate, passeggiate ecologiche e cicloturistiche, escursioni egare amatoriali su due ruote per il gemellaggio con la Giornata dellabicicletta, promossa dal Ministero dell'Ambiente. Numerose anche lepiazze che hanno ospitato i mercati contadini di Coldiretti con iprodotti tipici locali, mentre l'AIAB (Associazione italianaagricoltura biologica) ha condotto visite guidate nelle aziende delbiologico per festeggiare insieme la "Primavera Bio" in corso.
Come ogni la festa della Piccola GrandeItalia è stata quindi l'occasione per valorizzare le eccellenzedei centri minori che meritano di essere promossi e festeggiati perla loro quotidiana e infaticabile attività di tutela del territorioe della biodiversità, cura dei prodotti tipici, custodia delletradizioni, dei sapori e delle culture, tutela del patrimonioartistico minore e di promozione delle nuove tecnologie, ma anche peril buon governo dei territori. Una manifestazione, apprezzata anchedalla Presidenza della Repubblica, come conferma il messaggio perl'Alto Patronato "Il lusinghiero traguardo raggiunto conferma labontà del progetto con cui Legambiente, insieme a numerosi altrienti e associazioni , volle dedicare all'antica civiltàmunicipale, al suo straordinario patrimonio storico-culturale e allasua insostituibile funzione educativa un'occasione celebrativa chene riaffermasse la centralità nella crescita civile e sociale delPaese".
Evento di punta della manifestazionequello in Toscana a Scansano (Gr) dove si è parlato di qualità einnovazione con l'On. Ermete Realacci, presidente del ComitatoPromotore di Voler bene all'Italia e presidente OnorarioLegambiente, Flavio Morini, il sindaco di Scansano, FrancescoStarace, presidente di Enel Green Power, Stefano Masini, responsabileambiente Coldiretti, Anna Rita Bramerini, Assessore all'Ambientedella Regione Toscana, nel convegno "La sfida dei piccoli comunitra qualità e innovazione" presso il Teatro Comunale Castagnoli.Nel corso della giornata è stata inaugurata la nuova sala del MuseoArcheologico della Vite e del Vino, nel borgo antico, e non èmancato il caratteristico corteo di figuranti in abiti storici per levie del centro, seguito da degustazioni guidate dei prodotti tipicilocali.
Per Ermete Realacci, , lamanifestazione rappresenta "un vero e proprio Italian pride: unmodo per ricordare le cose che rendono unica l'Italia nel mondo.Non solo una festa ma anche l'occasione per valorizzare i tantitalenti dei nostri territori, per tenere presente che la coesionedelle nostre comunità è indispensabile anche per affrontare consuccesso la difficile crisi che stiamo vivendo. E' da qui chepossiamo ripartire per cambiare, con più attenzione alla giustiziasociale e all'utilizzo della sfida ambientale, per rilanciare lanostra economia, mobilitare le migliori energie, e trovare unamissione comune per il nostro paese. Una missione che non può chepartire dalle comunità e dai territori che anche per questo nonpossono essere impoveriti indebolendo i servizi essenziali comescuole, presidi sanitari e delle forze dell'ordine, uffici postali,piccoli esercizi commerciali, parrocchie. Da qui riparte la sfida delfuturo".
"La vera ricchezza del nostro Paeseè data dal territorio, dalle sue peculiarità culturali, sociali edeconomiche - ha dichiarato il presidente di Legambiente VittorioCogliati Dezza. I piccoli comuni, riconosciuti come soggetto politicoe istituzionale, in questo senso devono giocare una partitaimportante: confrontarsi con un contesto europeo, continuando apreservare nel contempo l'unicità della dimensione locale dellesocietà, delle culture, delle economie, delle tradizioni e di quantocostituisce l'ossatura del Paese. I centri minori devoono poterdifendere la propria storia e la propria identità, fatta diterritori, paesaggi, natura e borghi storici, avendo a disposizionele giuste risorse e la consapevolezza culturale per non dilapidare lapropria ricchezza ambientale"
A festeggiare il ruolo d'avanguardiache i piccoli comuni svolgono nel settore dell'energia verde, c'èEnel Green Power, partner di Legambiente in Voler Bene all'Italiaper il secondo anno consecutivo. La società di Enel tra i leader nelmondo nello sviluppo e gestione delle fonti rinnovabili partecipaquest'anno alla manifestazione con iniziative e stand all'insegnadella sensibilizzazione a un uso più razionale dell'energiaelettrica.
"Le energie rinnovabili -sottolinea Francesco Starace, Presidente di Enel Green Power - nonsono solo a basso impatto ambientale, ma utilizzano al meglio lerisorse presenti in ambito locale, con impianti distribuiti dipiccola e media taglia. Per questo motivo si integrano molto bene conle diverse realtà comunali italiane ricche di risorse naturali qualiacqua, geotermia, vento, sole e biomassa. Una sintonia confermata dainumeri: dei 6993 comuni italiani che utilizzano energia prodotta confonti rinnovabili, ben il 69% sono piccoli comuni".
In Italia sono 5.703 i comuni al disotto di 5.000 abitanti, pari al 70,4% dei comuni del Belpaese erappresentano ben il 18% della popolazione italiana. Dei 5703 ben il61,9% sono al di sotto dei 2000 abitanti e costituiscono il 43,6% ditutti i comuni italiani. Qui la popolazione raggiunge alti tassi diinvecchiamento, superiori a quelli della media nazionale. Se infattiin Italia ogni 100 giovani con meno di 15 anni ci sono 147 personecon più di 65 anni, nei comuni fino a 2000 abitanti il dato sale a190. Risorsa fondamentale della piccola grande Italia è sicuramenteil turismo, in tanti casi valorizzata da politiche di tutela epromozione del territorio. L'offerta turistica dei piccoli comuni ela loro capacità ricettiva sono una realtà composita e complessache dipende da una serie di variabili, tra cui la collocazionegeografica o la specializzazione economica dell'area, la grandezzadel comune e la sua ubicazione all'interno di un parco naturale.Degli oltre 2000 comuni italiani all'interno di aree protette, ben1633 (circa il 68%) sono piccoli comuni e il loro forte legame conzone di pregio ambientale conferma la forza della vocazioneturistica. Un potenziale orientato soprattutto al turismonaturalistico ed escursionistico, attento a un'ospitalità diffusae legato alle tradizioni. Le regioni con il maggior numero di piccolicomuni facenti parte di aree protette sono il Piemonte (181), laLombardia (179) e l'Abruzzo (170). Se guardiamo invece al pesopercentuale della Piccola Grande Italia a livello regionale notiamoche un sorprendente 93,3% dei centri minori toscani rientra inparchi, riserve o aree naturali; seguono l'Abruzzo, con il 67,7% ela Campania, con il 49,4%. Si tratta in prevalenza di comuni montani,che grazie al turismo possono rendere le risorse intrinseche deipropri territori un valore, una forza di contrasto alle dinamiche diriduzione dei servizi e spopolamento a cui sono soggetti. Sul fronteculturale, va sottolineato che, benché i piccoli comuni ospitinosolo il 12% dei musei statali e la metà dei visitatori si concentrinelle città con oltre 250.000 abitanti, i piccoli centri racchiudonooltre un terzo delle strutture museali non statali del Paese, trapinacoteche, siti archeologici e gallerie. Si accentua, invece, ildigital divide: la possibilità d'accesso alla rete telematica ealle nuove tecnologie di comunicazione. Nel 2008 (secondol'Osservatorio Banda Larga Between) era coperto dalla banda largadi prima generazione il 94% della popolazione, con un primato del100% in Val d'Aosta e un ritardo del 72% in Molise. Il 20% deicomuni italiani non gode di una copertura superiore al 5% e questisono tutti piccoli comuni.
E se sono in ritardo sulla possibilitàdi accesso alla rete, i piccoli comuni giocano un ruolo d'avanguardianelle produzioni di qualità, basate sulla capacità di realizzareproduzioni uniche come le tipicità locali, valore aggiunto delleeconomie locali. Da questo punto di vista l'Italia può vantare ilprimato europeo nei prodotti con riconoscimento DOP, IGP e STG e, inquesto, i piccoli comuni sono speciali: il 94% di essi presentaalmeno un prodotto DOP e la maggior parte ne presenta più di uno. E'da notare, inoltre, però, che quasi 1500 piccoli comuni fanno partedi un distretto industriale: il 37,9% di loro nel settore dellameccanica, il 27,3% nel tessile/abbigliamento e il 15,26% in quellodei beni per la casa.