Circa 1.500 infortuni l'anno tra il personale. Orari prolungati e stipendi minimi. Tagli sull'occupazione e il recente suicidio di due dipendenti. Un'inchiesta del quotidiano britannico "The Indipendent" svela l'altra faccia della medaglia del parco giochi più famoso d'Europa
PARIGI - Per i visitatori europei il parco Disneyland Paris francese vende favole. Ma i recenti suicidi di due lavoratori hanno scoperchiato lo scenario sinistro di condizioni di lavoro ai limiti del tollerabile. Questo secondo il giornalista John Lichfield - del quotidiano britannico "The Indipendent" - che, in un articolo - descrive una situazione di tagli drastici dell'occupazione accompagnata, tuttavia, dall'aumento dei turisti che accorrono attratti dai prezzi scontati.
A tutti i lavoratori del parco giochi, inoltre - dai pasticcieri ai membri del cast che sfilano nelle parate quotidiane travestiti da Pippo e Paperino - viene richiesto di lavorare più ore e per sei giorni a settimana, mentre il salario rimane appena al di sopra dei minimi sindacali.
Il numero degli infortuni è salito, invece, a 1.500 l'anno: uno ogni 10 lavoratori, un tasso superiore a quello del settore dell'edilizia, il più tristemente famoso per il numero di incidenti.