<<Troppo spesso nel mondo i minori sono ancora vittime di abusi, violenze, gravi violazioni di diritti umani, vedono la loro vita messa a repentaglio da epidemie, carestie ed endemiche povertà. Troppo spesso ancora bambini sono utilizzati come inconsapevoli soldati mandati in prima linea ad uccidere ed essere uccisi, o vengono sfruttati nel lavoro nero, o ancora vengono deportati in occidente a fini di prostituzione o accattonaggio. E non si può dimenticare la agghiacciante pratica dei rapimenti a fini di prelievo d'organi. Per contrastare queste realtà, che coinvolgono milioni di minori nel mondo, esiste ormai da anni un vasto movimento internazionale che ha prodotto interventi forti e precisi e richiesto impegni seri e responsabili ai governi ed ai parlamenti di tutti i paesi. Per questo io credo che abbia una particolare valenza un intervento specifico ed autonomo delle donne parlamentari. Le donne hanno con l'infanzia un legame speciale ed unico, un legame che nasce dalla maternità, dal dono di dare la vita, ma anche da elementi culturali e storici. La donna - che, nei secoli, ha avuto fra i suoi compiti quello della cura delle generazioni future, quello di trasmettere ai giovani la cultura, quello di provvedere al loro sostentamento materiale - ha infatti una sensibilità particolare e una concretezza attiva dinanzi ai problemi dell'infanzia. Penso che se le donne dei parlamenti di tutto il mondo sapranno muoversi assieme su obiettivi condivisi potranno dare alla grande battaglia per la tutela dell'infanzia un grande contributo di progettualità e di pressione politica. "L'Italia negli ultimi anni - ha rilevato ancora il Ministro - ha avviato un incisivo processo di adeguamento normativo proprio per dotare il nostro paese di strumenti di contrasto più moderni ed efficaci contro forme di abuso e sfruttamento sui minori che sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni. Leggi come quelle sulla riduzione in servitù e schiavitù ed il traffico degli esseri umani, attente tanto al profilo repressivo quanto agli aspetti sociali ed umani del recupero e dell'assistenza alle vittime, prevedono misure specifiche a tutela dei minori costretti alla prostituzione, all'accattonaggio, al lavoro nero. Interventi nuovi ed incisivi sono al vaglio del Parlamento contro il grande network mondiale della pedofilia on line. Misure dure ed innovative sono previste contro il cosiddetto turismo sessuale che, come purtroppo sappiamo, spesso ha come meta la prostituzione minorile, che in alcuni paesi è alimentata anche da drammatiche condizioni di povertà diffusa. Questo tessuto normativo di cui l'Italia si è dotata e si sta dotando recepisce tutte le indicazioni degli organismi internazionali, a partire dal protocollo della conferenza Onu di Palermo 2000, ha una grande valenza ma, sappiamo, da solo non basta. Da qui l'esigenza fortissima di intensificare le azioni di armonizzazione legislativa fra i paesi per stringere le maglie sia della repressione dei crimini che della solidarietà; per punire ma anche per promuovere sviluppo laddove è necessario per salvare migliaia di vite umane dall'indigenza o dalla malattia. In questa direzione la conferenza che ci riunisce in questi giorni a Roma rappresenta un passo rilevante anche in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. Abbiamo tutti dinanzi agli occhi le immagini della scuola di Beslan ad indicarci come i bambini possano essere bersaglio anche di nuove crudeltà, scelti proprio per la loro debolezza, per l'atroce potere intimidatorio che possono avere azioni che non si fermano nemmeno dinanzi a chi è più indifeso, innocente di tutte le colpe di questo difficile mondo in cui viviamo. Nei loro confronti - ha concluso l'on. Prestigiacomo - nei confronti dei più indifesi, dei più innocenti, le istituzioni, i governi, i parlamenti hanno - abbiamo tutti - un dovere speciale, un dovere morale prima che politico: quello di contribuire a costruire un mondo migliore, più sereno, senza abusi, senza violenze vecchie e nuove sui bambini>>.

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