Informare gli addetti ai lavori - Ong, funzionari della Cooperazione italiana ed esperti - circa i programmi dell'Enpi, lo Strumento europeo di vicinato e partenariato, che opera nell'ambito della Cooperazione euromediterranea. Questo l'obiettivo della missione di esperti della Regione Sardegna (scelta dai Paesi che partecipano al programma Bacino del Mediterraneo quale Autorità di gestione comune) svoltasi a Gerusalemme dal 27 al 29 aprile scorso. La delegazione è stata ospite dell'Unità tecnica locale (Utl) della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina , diretta da Gianandrea Sandri. In questo contesto si è tenuto un seminario tecnico, interamente dedicato alle Ong italiane che operano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. L'iniziativa si è concentrata su tre aspetti: introduzione al Programma operativo Enpi Cbc Med, presentazione delle regole generali sui bandi standard e percorso di definizione del Bando per i progetti strategici. L'obiettivo generale della cooperazione transfrontaliera multilaterale, come hanno chiarito gli esperti della Regione, è quello di "contribuire a promuovere un processo di cooperazione armoniosa e sostenibile nel Bacino del Mediterraneo, affrontando le sfide comuni e valorizzando le potenzialità dell'area", riporta il sito internet dell'Utl. Le azioni di cooperazione definite nel Programma, fa sapere la Regione, sono complementari a quelle previste nell'ambito del partenariato euro-mediterraneo avviato nel 1995 con il "Processo di Barcellona", che continua ad essere un elemento chiave delle relazioni tra l'Ue e i Paesi Mediterranei. Le Ong italiane presenti al seminario, evidenziano gli esperti della Cooperazione Italiana, hanno partecipato attivamente, aprendo un dibattito costruttivo sui diversi aspetti del programma e della sua gestione. E, in questo contesto, è emersa sia da parte delle Ong sia dell'Autorità l'esigenza di identificare la sede della Cooperazione italiana a Gerusalemme come uno dei punti di riferimento cardine per il programma e quale strumento di raccordo tra gli attori italiani interessati alla presentazione di progetti e le realtà locali.

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