6 maggio 2010, è partita da piazza del Viminale la missione umanitaria di MotorForPeace. Arrivo tra due mesi in Sudafrica in occasione del Campionato del mondo di calcio. Maroni: nei rapporti con i Paesi Africani «Siamo punto di riferimento in Europa»Dalla Tunisia al Sudafrica in moto per solidarietà. Parte da piazza del Viminale il viaggio su due ruote dei motociclisti di 'Africa 16mila', un progetto organizzato da MotoForPeace e COOPI (Cooperazione internazionale), una organizzazione italiana impegnata a migliorare le condizioni di vita delle donne e dei bambini nei Paesi meno sviluppati.L'iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa al Viminale a cui hanno preso parte il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il sottosegretario al ministero degli Affari Esteri Stefania Craxi ed il Capo della Polizia Antonio Manganelli. Coopi sarà la beneficiaria di questa avventura solidale e MotorForPeace devolverà i fondi raccolti al progetto avviato dalla Organizzazione non governativa in Etiopia nel 2007 per migliorare le condizioni di vita delle donne e dei bambini.Per la missione 'Africa 16mila', il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quale suo premio di rappresentanza, ha destinato una medaglia alla spedizione di MotorForPeace.Il ministro Maroni inserisce il progetto tra le attività svolte, sino ad oggi, dal governo per rafforzare i rapporti bilaterali con i Paesi africani individuando in una sempre più stretta collaborazione lo strumento per lo svilluppo di quei territori. Intervenendo, all'indomani della missione in Egitto, il responsabile del Viminale ha spiegato come «Ormai l'Italia viene vista come punto di riferimento in Europa in materia di sicurezza e collaborazione con i Paesi africani». «Lo vedo - ha aggiunto - dalle richieste che ci vengono fatte di approfondire la collaborazione» e tutto ciò «è merito dell'azione politica fatta dal governo che sta portando a risultati importanti». In particolare «sul piano dell'azione di contrasto al crimine abbiamo individuato nei Paesi africani l'interlocutore principale».«Operano, ormai, nel mondo». Così il Capo della Polizia Manganelli ha ricordanto, nel suo intervento, il costante impegno delle Forze di Polizia italiane nel costruire i rapporti di collaborazione internazionale. «Lavoriamo per cooperare con gli altri Paesi - ha aggiunto - e favorire lo sviluppo di iniziative umanitarie» con l'obiettivo e la volontà di essere sempre tra la gente.«MotorForPeace porta nel mondo l'immagine positiva della Polizia di Stato». Sono le parole del sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi, che non ha mancato di illustrare alcuni dati legati all'iniziativa e il percorso che dovranno afforntare i motociclisti. Una missione umanitaria che si propone come strumento di collaborazione con i Paesi africani nella lotta alla fame, alla povertà, alla tutela dell'ambiente. «Il 34% della popolazione soffre di denutrizione» ha ricordato il sottosegretario agli Esteri. «MotoforPeace ha scelto un progetto avviato dalla ong Coopi e diretto alle donne». In particolare i fondi raccolti finanzieranno la realizzazione di 18 pozzi e piccole aziende agricole al femminile.Come ricordato, infine, dal presidente dell'associazione MotorForPeace Bernardo Lepore, il convoglio sarà composto da dieci moto, un furgone e un mezzo messo a disposizione dalla polizia di Stato. La sicurezza dei partecipanti verrà assicurata dalle forze di polizia locali e il gps della cooperazione internazionale di polizia ne seguirà costantemente la posizione.