7 maggio 2010 Nuova Delhi/ Roma -Medici Senza Frontiere (MSF) accoglie con favore la decisione presanei giorni scorsi dall'Ufficio indiano responsabile in materia diproprietà intellettuale, di rigettare il brevetto sul farmacovalganciclovir che era stato concesso precedentemente alla casa farmaceutica Roche.

Il valgaciclovir è usato soprattuttoper trattare e prevenire le infezioni causate dal cytomegalovirus(CMV) in pazienti sottoposti a trapianto, un mercato fortementeredditizio che la Roche cerca di difendere brevettando i suoiprodotti. Il CMV colpisce anche persone affette da HIV/AIDS e, se nontrattato, può causare la cecità e la morte.

"La Roche ha tentato di brevettareuna nuova formulazione di un farmaco che in realtà è statainventata negli anni ottanta", dichiara Leena Menghaney,responsabile per la Campagna per l'Accesso ai Farmaci di MSF inIndia. Questa decisione dimostra quanto funzioni la Sezione 3.d dellalegge indiana, che impedisce alle compagnie il deposito e larichiesta di brevetti ingiustificati. Altrettanto importante è ilfatto che l'Ufficio dei brevetti indiano abbia riscontrato che nonera possibile rilasciare un brevetto su questo farmaco.

Attraverso questa decisione, ilcompetente ufficio amministrativo indiano ha inoltre confermato ildiritto per i pazienti di esprimersi in merito ad un brevetto anchedopo che sia stato concesso, aspetto sul quale la Roche hamanifestato le proprie riserve. Qualcosa di simile era già avvenutoin Thailandia nel 2002, quando dei pazienti furono riconosciuti come"persone interessate" rispetto al rilascio di un determinatobrevetto.

"Per i malati di HIV/AIDS nei paesiin via di sviluppo, l'accesso al valgaciclovir al prezzo impostodalla Roche è difficoltoso", dichiara Loon Gangte del DelhiNetwork of Positive People (DNPP), uno dei gruppi di pazienti che sioppone alla deposizione del brevetto. "La decisone è moltoimportante perché è l'unica via sostenibile ed efficace perabbassare i prezzi di questi farmaci".

Oggi il prezzo del valganciclovir èestremamente caro, la Roche commercializza il farmaco fino a 8.500dollari per un ciclo di trattamento di quattro mesi nei paesi ad altoreddito. In India, il prezzo per un trattamento standard è di circa5.900 dollari. Nel dicembre 2006 MSF ha chiesto alla Roche unosconto, ma anche il prezzo scontato era troppo alto, tanto che MSFrinunciò, nell'ambito di alcuni suoi programmi HIV/AIDS, a fornirequesta terapia per il trattamento del CMV.

"Questa è una vittoria per ildiritto all'accesso alle cure, ma dobbiamo stare attenti nel nonperdere di vista l'obiettivo generale", dichiara Leena Menghaney."L'India sta attualmente negoziando un accordo di libero scambiocon l'UE. Se il Governo consentirà l'introduzione di restrizionisulla proprietà intellettuale come parte di questi negoziati,potrebbe favorire la creazione di nuovi monopoli da parte dellecompagnie farmaceutiche, anche laddove la concessione dei brevettisia stata rifiutata come in questo caso", conclude Menghaney.

MSF continuerà a seguire da vicino lavicenda, in special modo se la Roche dovesse ricorrere in appello.


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