La notte dell'8 maggio è la vigiliadella Festa della mamma. Una giornata che vuole commemorare lavitalità e la dedizione alla costruzione del futuro del genere umanoda parte delle donne.
Ma dietro l'amore e la tenerezza chequesta giornata ispira, si cela il lato oscuro della maternità, lalunga notte delle donne, delle madri del Sud del mondo.
In questa notte di vigilia AIDOS e leorganizzazioni partner della campagna Mother's Night promossa dallarete europea Countdown 2015 Europe vogliono ricordare le oltre 500mila donne che ogni anno perdono la vita per cause legate allagravidanza e al parto, il 99 per cento nei paesi in via di sviluppo.
Per questo hanno inviato aiParlamentari italiani ed europei e ai rappresentanti dei governiresponsabili della cooperazione allo sviluppo un Appello che rilancia"l'impegno assunto nel 2000 dall'Unione Europea e dall'Italia perraggiungere gli 8 Obiettivi di sviluppo del Millennio, in particolarel'Obiettivo 5 che punta a ridurre entro il 2015 la mortalità maternadi 3 quarti rispetto ai dati del 1990 e a garantire a tutti, uomini edonne, l'accesso ai servizi per la salute riproduttiva. Propriol'Obiettivo 5 è quello rispetto al quale sono stati fatti menoprogressi".
"Numerose voci hanno criticato questasituazione, definendola vergognosa", si legge nell'Appello. "Manon è casuale. Se si osserva la situazione più da vicino, si scopreche i fondi per prevenire gravidanze indesiderate e distanziare lenascite attraverso l'educazione sessuale e la pianificazionefamiliare si sono ridotti del 34 per cento dal 2000, mentre ifinanziamenti per i servizi per la salute riproduttiva hanno vistosolo un leggero incremento dall'adozione degli Obiettivi di sviluppodel Millennio. Alle dichiarazioni di impegno che si sono susseguitein questi 10 anni non hanno fatto seguito gli stanziamenti necessari,perciò la mancanza di progressi nell'Obiettivo 5 non dovrebbesorprendere".
In occasione della giornata checommemora le madri, AIDOS e le altre organizzazioni partner inBelgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Malta, Olanda,Portogallo, Svezia, Svizzera, Ungheria, e Pakistan, invitano a faretutto il possibile "per prevenire l'inutile ed evitabile morte ditante donne, di tante madri garantendo che sia data la giustapriorità all'Obiettivo 5 e impegnandosi affinché l'Unione Europea etutti i paesi membri, a cominciare dall'Italia:
1. assicurino finanziamenti adeguati ecostanti per la salute sessuale e riproduttiva, inclusi i 21,6miliardi di dollari stimati dalle Nazioni Unite nel 2009;
2. garantiscano il mantenimentodell'impegno a destinare lo 0,56% del Prodotto Interno Lordo (PIL)nel 2010 (e lo 0,7% nel 2015) in Aiuto pubblico allo sviluppo, di cuilo 0,1% dedicato alla salute, ampliando la quota destinata allasalute riproduttiva e alla pianificazione familiare;
3. favoriscano l'adozione di una tassasulle transazioni finanziarie internazionali, attualmente indiscussione, per raccogliere i fondi destinati a raggiungere gliObiettivi di sviluppo del Millennio;
4. esortino i Paesi G8/G20 adappoggiare l'iniziativa canadese per la salute materna e infantile,inserendo stanziamenti per la pianificazione familiare e i serviziper la salute sessuale e riproduttiva;
5. promuovano la prevenzione dellaviolenza di genere, il rafforzamento dei sistemi sanitari, conspeciale riferimento ai servizi per la salute sessuale riproduttiva,e il potenziamento del personale sanitario come misure primarie perridurre la mortalità materno-infantile;
6. promuovano l'inserimento dellasalute sessuale e riproduttiva e di un approccio di genereall'interno dei documenti europei rilevanti, quali il Twelve-point Euaction plan to support the Millennium Development Goals, meglio notocome "April package" e la "EU Communication on GlobalHealth".
Info: www.aidos.it ewww.mothersnight.org.