Il 70% degli italiani consuma bevande alcoliche (circa 9 milioni di persone) e 4 milioni si ubriacano almeno una volta nel corso dell'anno. Lo rivela il rapporto dell'Osservatorio Nazionale Alcol-CNESP dell'Istituto superiore di sanità che presenta oggi i risultati nell'ambito dell'Alcohol Prevention Day.
La percentuale di consumatori di alcol cambia all'aumentare dell'età. Sono a rischio soprattutto giovani e anziani. La quota di consumatori a rischio in Italia è pari a circa 9 milioni di individui; al di sotto dell'età legale (16 anni) sono a rischio 1 ragazzo su 4 e 1 ragazza su 7.
Tra gli ultra 65enni sono a rischio circa 1 uomo su 2 e una donna su 10. La prevalenza di consumatori a rischio è più elevata tra gli uomini che tra le donne. In un anno è aumentata, inoltre, la frequenta dei ricoveri per intossicazione alcolica per i ragazzi sotto i 14 anni d'età: dal 13,8% del 2008 al 17,7% del 2009 (+ 28%). La quota di binge drinkers, infatti, aumenta e raggiunge i valori più elevati per entrambi i sessi tra i 18 e i 24 anni.
Circa 600.000 ragazzi di questa fascia d'età ha praticato il binge drinking. Il fenomeno ha colpito anche i ragazzi al di sotto dei 16 anni, età minima legale di divieto di somministrazione di alcol: i valori più elevati si registrano tra le ragazzine di 16-17 anni (quasi il 4% rispetto alla media del 2,8%).
Secondo i dati 2009 del sistema di sorveglianza Passi relativi alle 21 Regioni partecipanti, il 6% degli adulti di 18-69 anni intervistati dichiara di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol negli ultimi 30 giorni, cioè dopo avere bevuto nell'ora precedente almeno due unità alcoliche. Questa percentuale sale all'11% se si considerano solo le persone non astemie.
La guida sotto l'effetto dell'alcol è un comportamento riferito più spesso dagli uomini (15%) che dalle donne (3%), senza marcate differenze per età, livello di istruzione o reddito. Sono presenti differenze significative nel confronto interregionale (range: 5% Molise - 15% Valle d'Aosta e Calabria); rispetto al 2008 non si rilevano differenze rilevanti.
Il 7% degli intervistati riferisce inoltre di aver viaggiato insieme a una persona che guidava sotto l'effetto dell'alcol negli ultimi 30 giorni. Il numero dei decessi a causa di incidenti stradali, infatti, è il medesimo al di sotto dei 24 anni e al disopra dei 65anni e c'è un livello di disinformazione sui livelli di alcolemia consentiti alla guida che nel recente Rapporto Eurobarometer ha relegato gli italiani all'ultimo posto in Europa per conoscenza dei limiti e percezione del rischio del bere alla guida; evidenza che ha sollecitato la necessità di realizzare materiale informativo specifico per i giovani, le prime vittime dell'alcol alla guida, attraverso il nuovo depliant e la locandina Se guidi? non bere che caratterizzano la campagna 2010 del Ministero della Salute.