Il primo e il due maggio all'Asinara hanno visto l'arrivo di mille persone, provenienti da tutta la Sardegna ma anche dal resto d'Italia, delegazioni di operai da Porto Marghera e da Ravenna, a manifestare il proprio sostegno a favore della vertenza degli operai cassaintegrati della Vinyls di Porto Torres, dal 24 febbraio sull'ex isola-carcere in segno di protesta. Un successo indiscusso per l'iniziativa, con tanto di concerto di solidarietà, organizzata da Legambiente insieme al Comitato di lotta dei lavoratori Vinyls, al Comune di Porto Torres, al Parco nazionale dell'Asinara Area Marina Protetta, alla Federazione Italiana dei parchi e delle riserve naturali e all'Arci.
"Siamo convinti - ha dichiarato Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente, presente alla manifestazione -, proprio in quanto ambientalisti, che la chimica di base può avere un futuro nel nostro Paese se scommette sull'innovazione di processo e di prodotto, sfruttando l'occasione della crisi del settore e puntando su cicli più puliti e prodotti innovativi. La chimica italiana ha la tecnologia adeguata per produrre in Italia e deve continuare a farlo. Questa manifestazione ha contribuito a un forte rilancio della vertenza dei lavoratori Vinyls".
"E' molto significativo - ha aggiunto Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna - che gli operai abbiano scelto un parco come luogo di protesta. L'Asinara è il simbolo di come le ragioni dell'ambiente possano e debbano incontrare quelle del lavoro: le straordinarie risorse dell'Asinara, i parchi, e l'intera Sardegna devono essere valorizzate, intrecciando risorse che non devono essere delocalizzate e possono rappresentare un'occasione di sviluppo durevole".