Dopo che in Puglia, su ricorso dell'avvocato Gianluigi Pellegrino, legale del Movimento Difesa del Cittadino, la Corte d'Appello di Bari ha stabilito che il numero massimo dei consiglieri nel Consiglio regionale deve essere di 70 e non 78, confermando quanto stabilito dallo statuto della regione, è la volta del Lazio. "L'esempio pugliese dovrebbe essere seguito in tutte le regioni che hanno analoga disciplina, - dichiara l'avvocato Pellegrino - a cominciare dal Lazio dove per evidente errore sono stati proclamati più consiglieri di quelli previsti dallo Statuto con grave rischio di illegittimo funzionamento dell'organo e inutile spreco di risorse".

Per la Regione Lazio, il Movimento Difesa del Cittadino, con l'avvocato Gianluigi Pellegrino, ha già presentato ricorso al TAR contro l'allargamento dei consiglieri regionali a 73 quando invece lo Statuto regionale parla di 70 consiglieri più il presidente, norma che dovrebbe prevalere sul famoso "Tatarellum", ossia la legge elettorale che permetteva l'aumento degli eletti. "Come la Corte costituzionale ha più volte affermato infatti - sottolinea l'avvocato - compete agli statuti la determinazione dei seggi dei consigli e certamente la legge elettorale regionale non può mai essere interpretata in contrasto con lo Statuto".

L'udienza al Tar Lazio è stata fissata per il prossimo 6 maggio: nel caso il ricorso passasse, dovrebbero uscire dal consiglio tre consiglieri,ossia due della Lista Polverini (rispettivamente Frosinone e Latina) e uno del Pdl di Viterbo.

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