È l'ultimo libro di James Lovelock, l'autore della teoria della Terra come organismo vivente
Uscito all'inizio di febbraio in Inghilterra per le edizioni Penguin, The Revenge of Gaia (cioè La vendetta di Gaia) è l'ultimo libro dello studioso di ecologia noto soprattutto per aver elaborato, negli anni Settanta, la teoria della Terra come organismo vivente (i due testi fondamentali sul tema sono Gaia. Nuove idee sull'ecologia e Le nuove
Il libro di Lovelock
età di Gaia, entrambi pubblicati in Italia da Bollati Boringhieri). Questo nuovo lavoro di Lovelock, che in attesa della traduzione italiana si può acquistare on line in versione originale, è stato presentato dalla stampa inglese come un saggio apocalittico che denuncia il superamento del "punto di non ritorno".
In effetti le previsioni di Lovelock, oggi 86enne, sono piuttosto scure: «Prima della fine di questo secolo - ha dichiarato l'ecologo nel presentare il libro - miliardi di esseri umani moriranno a causa delle alterazioni climatiche, mentre i superstiti si concentreranno nella zona artica, dove il clima sarà ancora tollerabile». Eppure il saggio di Lovelock, fin dal sottotitolo di copertina, (How we can still save humanity, cioè "come è ancora possibile salvare l'umantà") insiste sul fatto che aver superato il punto di non ritorno non autorizza i rappresentanti della nostra specie, dai politici, alle grandi imprese, ai semplici cittadini, ad arrendersi e a insistere nell'attuale sperpero di risorse energetiche. In particolare, tra le ricette proposte per arginare gli inevitabili e immani cataclismi che attendono l'umanità, The revenge of Gaia insiste su due punti, entrambi discutibili e assai problematici: ingenti investimenti per preparare le strategie di sopravvivenza, un deciso rilancio del nucleare come fonte energetica.
James Lovelock
The revenge of Gaia
Penguin Uk, pp 192,
euro 24,83
Fonte: La Nuova Ecologia