L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è allarmato per i numerosi casi di violenza sessuale sulle donne nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Nei primi tre mesi di quest'anno, i dati delle Nazioni Unite registrano 1.244 casi di donne aggredite a scopo sessuale in tutto il Paese - una media di 14 aggressioni al giorno.Un numero simile di aggressioni sessuali era già sato registrato nello stesso periodo dello scorso anno e l'UNHCR teme che le reali cifre siano ben più elevate visto che molte delle vittime non denunciano i fatti per paura di essere emarginate.
L'UNHCR lamenta la mancanza di giustizia e l'impunità di questi atti. La violenza sessuale è un crimine tra i più gravi e dovrebbe essere trattato come tale. Le vittime dovrebbero essere aiutate a denunciare gli attacchi senza dover temere rappresaglie.Oltre un terzo dei casi registrati si sono verificati nelle provincie del Nord e Sud Kivu, nella RDC orientale.
Questa regione ospita 1,4 milioni di sfollati interni, 100mila dei quali nei campi gestiti dall'UNHCR.In molti casi le donne vengono violentate quando si allontanano dai propri villaggi o dai campi in cerca di legna da ardere, acqua e altri mezzi essenziali per la sopravvivenza. L'UNHCR sta facendo tutto il possibile per ridurre i rischi per le donne che si trovano nei campi. Nel Nord Kivu ad esempio, l'UNHCR distribuisce cucine a carburante e legna da ardere, in modo che le donne non debbano avventurarsi in aree non sicure. Dal 2008 sono state distribuite cucine a carburante e legna da ardere a circa 4.200 famiglie.
Oltre a questi metodi di prevenzione, l'UNHCR sta lavorando anche per seguire i casi di stupro portati alla sua attenzione fornendo consulenze, assistenza medica e legale. Lo scorso anno ad esempio, l'UNHCR ha dato assistenza legale a 145 vittime nel Sud Kivu. Grazie a questo supporto, le famiglie hanno potuto presentare ricorso alle corti locali. Molti dei casi sono ancora aperti, ma in 24 di essi i colpevoli sono stati arrestati con condanne tra i due e i dieci anni. Alcuni dovranno anche pagare un risarcimento alle vittime.
Questo rappresenta un notevole passo avanti per la giustizia, ma il numero dei casi che arrivano in tribunale sono una minima parte rispetto alla vastità del problema.Nella RDC dal 1996 sono stati registrati almeno 200mila casi di violenza sessuale.