Costituita su iniziativa del Patronato Acli un'associazione di diritto marocchino per assistere i lavoratori stranieri che vengono in Italia o tornano in Marocco dopo aver lavorato nel nostro Paese. Oggi l'inaugurazione Roma, 21 aprile 2010 - Assistere i cittadini marocchini che entrano regolarmente in Italia - informandoli sulle pratiche di visto e organizzando corsi di lingua ed educazione civica italiana per facilitarne l'inserimento - e quanti rientrano in Marocco dall'Italia, informandoli sulle questioni in materia di previdenza, infortunistica sul lavoro ed altri diritti maturati nel nostro Paese. Sono questi gli obiettivi principali dell'associazione di diritto marocchino Maan Maroc-Italie (maan in arabo vuol dire insieme) costituita a Casablanca, in Marocco, che opererà in convenzione con il Patronato Acli. Tra i fondatori vi sono operatori del Patronato Acli di origine marocchina, cresciuti professionalmente in Italia, la maggior parte con doppia cittadinanza, i quali - spiegano le Acli - «hanno scelto di mettersi in gioco nel loro Paese per avviare anche in Marocco un'esperienza di servizio verso i migranti e verso i cittadini più bisognosi». Un'iniziativa, questa che vede partecipe il Patronato delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani in un Paese arabo, che «assume una rilevanza particolare anche alla luce delle sfide odierne interculturali e interreligiose». La sede dell'associazione, a pochi passi dal Consolato italiano, viene inaugurata oggi ufficialmente a Casablanca con un seminario dedicato al tema della 'Migrazione dal Marocco verso l'Italia' cui parteciperanno il presidente delle Acli e del Patronato Acli Andrea Olivero, il vicepresidente delegato Fabrizio Benvignati, il console generale d'Italia in Marocco Nicola Lener, il direttore del Polo economico della Fondazione Hassan II Abdesselam El Ftouh, la rappresentante del progetto Salem per l'Organizzazione internazionale per le migrazioni in Marocco (Oim) Giulia Miccichè, il presidente dell'associazione Maan Abdelaziz Saassaa. Nel corso del 2008 i visti d'ingresso rilasciati dalle rappresentanze italiane in Marocco sono stati quasi 40mila. Di questi oltre la metà (24.864) riguardavano ricongiungimenti familiari. Il Marocco è infatti al primo posto tra i Paesi d'immigrazione per numero di visti per famiglia rilasciati dai Consolati d'Italia all'estero (19% del totale). I dati sono contenuti nel dossier sui 'flussi d'ingresso dai migranti dal Marocco in Italia e migrazioni di ritorn' realizzato per l'occasione dell'inaugurazione dal Patronato Acli e dall'associazione Maan. Quella marocchina è la terza comunità di stranieri in Italia: 406mila le presenza registrate a fine 2008, 450mila quelle stimate per il 2009. Nell'ultima regolarizzazione di settembre, 36.112 sono state le domande per lavoratori domestici provenienti dal Marocco (il 12% sul totale, seconde solo alle richieste dall'Ucraina). La popolazione regolare residente in Italia di provenienza dal Marocco - stimano le Acli - raggiungerà presumibilmente a fine 2010 le 500mila presenze. La percentuale di quanti invece tornano in Marocco dall'Italia si attesta intorno al 2,7%. Nel 2009 sono stati circa 12mila i cittadini marocchini rientrati nel Paese d'origine.

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