Negli ultimi anni la lotta alla malaria in Africa ha compiuto passi da gigante sul fronte della prevenzione e delle terapie, segnando una progressiva diminuzione della mortalità infantile causata da questa malattia. Ma per debellarla in tempi accettabili occorreranno risorse ben maggiori dati e informazioni aggiornati nel nuovo rapporto UNICEF-Roll Back Malaria.
Ora che il "Decennio per la lotta alla malaria" è ormai prossimo alla conclusione, possiamo affermare che il 2010 sarà un anno di svolta verso l'eliminazione di questa malattia.
Tra 257 giorni scadrà il termine stabilito dal Segretario Generale dell'ONU per il conseguimento della copertura universale della popolazione a rischio con tutte le misure antimalaria disponibili.
Un rapporto di aggiornamento sui progressi compiuti in Africa rivela che alcuni Paesi hanno già iniziato il conto alla rovescia verso l'eliminazione della malaria, mentre altri sono in corsa per raggiungere gli obiettivi del 2010 (che includono, oltre alla copertura universale, il dimezzamento delle morti per malaria).
Il rapporto World Malaria Day 2010: Africa Update ("Giornata mondiale per la lotta alla malaria 2010: aggiornamento sull'Africa") viene lanciato oggi a New York dall'UNICEF e dalla partnership "Roll Back Malaria" (RBM).
Il rapporto, il secondo della serie "RBM Progress & Impact", evidenzia come i miglioramenti raggiunti in Africa siano parte di una tendenza positiva sempre più accelerata, che nel periodo 2004-2009 ha fatto segnare un aumento di dieci volte nel volume di finanziamenti per la lotta alla malaria (giunti l'anno scorso a 1,8 miliardi di dollari), un incremento di cinque volte nella produzione globale di zanzariere trattate con insetticida (150 milioni di pezzi prodotti nel 2009) e un aumento di ben 30 volte nella fornitura di farmaci antimalaraci basati sull'artemisisina (ACT), con 160 milioni di dosi distribuite nello scorso anno.
Appare sempre più evidente che questi progressi nella copertura stanno portando a riduzioni sensibili negli effetti della malaria in numerosi Paesi africani.
«Gli investimenti nel contrasto alla malaria stanno salvando vite umane e producendo benefici di lungo termine per gli Stati. Tuttavia, senza un flusso di finanziamenti costante e affidabile, il significativo contributo che la lotta alla malaria sta dando al conseguimento degli Obiettivi per lo Sviluppo del Millennio potrebbe essere vanificato» afferma Coll Seck, direttore esecutivo della partnership Roll Back Malaria. «Oggi che possiamo contare approssimativamente su un terzo dei fondi che sarebbero necessari, i programmi di cooperazione sanitaria consentono di salvare la vita di un bambino ogni tre minuti. Un dato davvero positivo, non possiamo permetterci di ridurre i nostri sforzi».
I dati presentati in questo rapporto (scarica qui la versione integrale in Inglese) confermano che dei 350 milioni di zanzariere trattate con insetticida che sarebbero necessari per raggiungere la copertura universale, circa 200 milioni sono stati ricevuti dai Paesi africani tra il 2007 e il 2009. Inoltre, gli Stati africani hanno adottato strategie di cura più efficaci ma anche più costose.
Tuttavia, la percentuale di bambini africani che vengono curati con farmaci ACT rimane molto bassa, e sono molto carenti i dati sull'uso dei test diagnostici.
«Grazie alla forte collaborazione, sono stati fatti grandi progressi nella guerra alla malaria» ha detto Ann Veneman, direttore esecutivo dell'UNICEF. «Molto rimane però da fare. Soprattutto in Africa bambini e donne incinte continuano a morire per colpa di questa infezione, che può essere prevenuta e curata.»
Due terzi dei fondi per il contrasto alla malaria proviene dal Fondo Globale per la lotta all'AIDS, alla tubercolosi e alla malaria (GFATM). Il resto delle risorse sono erogati da Banca Mondiale, dalla Iniziativa contro la malaria dei Presidenti USA e da altri donatori bilaterali.
La massima parte delle somme affluiscono in Africa, dove si registra il 90% delle vittime globali di questa infezione.
Il rapporto sottolinea che nonostante la crescita dei finanziamenti, nel 2009 le somme disponibili sono state pari a meno di un terzo rispetto ai 6 miliardi di dollari annui che sono stati stimati dal Global Malaria Action Plan (GMAP) come necessari per garantire la copertura universale prevista entro il 2010.
Molti Stati si stanno impegnando con interventi su larga scala per ampliare l'accesso ai presidi antimalarici prima della fine dell'anno in corso.
La Nigeria ha in programma di distribuire ben 60 milioni di zanzariere entro il 2010, mentre la Tanzania sta realizzando una iniziativa mista pubblico-privata per eliminare i colli di bottiglia che provocano i periodici esaurimenti delle scorte di zanzariere.
In conclusione, i progressi nella prevenzione e controllo della malaria ci sono ma restano fragili. Al meeting del prossimo summit di settembre a New York i donatori internazionali dovranno prendere decisioni cruciali per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio in ambito sanitario.