A 3 mesi dal sisma di magnitudo 7 gradi della scala Richter che ha causato distruzione e morte nella capitale dell'isola e nelle aree circostanti, i bambini debbono ancora fronteggiare una serie di minacce al loro benessere. Secondo il nuovo rapporto di Save the Children In aiuto ai bambini di Haiti a minacciare sicurezza e salute di tanti minori, il rischio di malattie, di farsi male, di subire abusi o sfruttamento. E anche il futuro per questi bambini è incerto perché il sistema scolastico di Haiti è collassato.
Si stimano in 3 milioni le persone afflitte dal sisma che ne ha lasciato più di 1 milione senza casa. Pesante l'impatto sui bambini: 1.500.000 quelli colpiti dal terremoto e più di 300.000 senza casa. Moltissimi inoltre sono quei minori privi di uno o entrambi i genitori: 380.000 prima del terremoto, adesso sono molti di più.
"Senza voler esagerare l'impatto di questo disastro, il dato di realtà è che i bambini sono estremamente vulnerabili e a rischio perché costretti a vivere ancora in campi affollati e di fortuna e in una città ridotta in macerie e con ben poche famiglie in grado di fornire loro il necessario senza ricevere a loro volta aiuto e assistenza", dichiara Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.
"Inoltre 5.000 persone, tra le quali molti minori, questo week end saranno trasferiti dal campo di Petion-Ville Club, a quello di Corail Cesselesse, perché in pericolo a causa delle piogge imminenti. Si tratta di un trasferimento necessario ma certo fonte di ulteriori disagi".
Negli ultimi 3 mesi, in stretto coordinamento con le autorità di Haiti, la comunità internazionale e la comunità locale, Save the Children ha raggiunto ed aiutato circa 553.000 persone, di cui la metà circa bambini.
Con uno staff di 500 persone e intervenendo a Port-au-Prince, Léogâne, Jacmel, Petit Goâve e nelle aree circostanti, l'organizzazione sta fornendo cibo, ripari, assistenza sanitaria, protezione, acqua potabile, servizi igienici, istruzione e programmi di support alle famiglie colpite dal sisma.
Secondo il rapporto In aiuto ai bambini di Haiti negli ultimi 3 mesi Save the Children ha:
- distribuito cibo a più di 250.000 persone. La distribuzione proseguirà anche nei prossimi mesi.
- distribuito materiale per allestire ripari temporanei a 7.500 capi-famiglia e continuerà a fornire tali aiuti o piccoli finanziamenti per l'acquisto di tali beni, anche nei prossimi mesi.
- assicurato acqua potabile e servizi igienici a 221.000 persone. Inoltre sta contribuendo al drenaggio dell'acqua in coincidenza con l'inizio della stagione delle piogge.
- curato più di 23.000 bambini e adulti nelle sue cliniche mobili e grazie a 27 squadre di medici sta assicurando assistenza specializzata alle donne, prima, duranmte e dopo il parto. Inoltre ha allestito 16 tende per neonati, dove donne con bambini appena nati possano allattare e ricevere il supporto necessario in questa delicata fase. Una speciale attenzione viene prestata ai bambini affetti da malnutrizione o orfani e a tutti vengono assicurati alimenti terapeutici e pronto all'uso.
- in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, identificato spazi e strutture per scuole temporanee e fornito tende e materiale utile al riavvio e riapertura di 41 scuole. Obiettivo dell'organizzazione è garantire scuola e insegnanti adeguati a 160.000 bambini, attivando programmi per lo sviluppo della prima infanzia e corsi scolastici per i bambini che hanno perso la scuola.
- allestito 35 Spazi a misura di bambino a Port-au-Prince e Jacmel, assicurando in ciascuno di essi attività creative e ricreative per 100 minori al giorno.
- organizzato attività di identificazione dei minori soli e di rintraccio dei genitori, se ancora in vita, o di familiari. Attività tutt'ora in corso.
Sono disponibili foto e storie di bambini e mamme.
Il Rapporto "In aiuto ai bambini di Haiti" è scaricabile dall'indirizzo: www.savethechildren.it/pubblicazioni