Il decreto del 30 marzo 2010, entrato in vigore dal 1 aprile, aumenta le tariffe postali per tutta l'editoria libraria, quotidiana e periodica colpendo duramente anche le organizzazioni non profit. Stando al decreto, ogni lettera, bollettino o notiziario inviato da una organizzazione non profit per comunicare con i propri donatori, subirà un aumento del 500 per cento per ogni spedizione.
"Questo decreto mette a dura prova la sopravvivenza di molte organizzazioni nonprofit - ha dichiarato Valerio Melandri, Presidente dell'Associazione Festival del Fundraising e docente di Fundraising all'Università di Bologna - Un aumento del 500 per cento porterà inevitabilmente a destinare una parte maggiore dei fondi raccolti dalle organizzazioni nonprofit alle spedizioni togliendo così fondi ai bambini, ai poveri, ai malati e a tutti progetti per cui gli italiani donano. Progetti di cooperazione, assistenza e sviluppo rischiano di essere fortemente ridotti a causa di questo decreto che aumenta i costi generali a scapito dei costi di progetto. In pratica se fino a ieri per ogni euro raccolto andavano alla causa 85/90 centesimi, con questo decreto tale percentuale potrebbe diminuire. "
Il Centro Studi Philanthropy ha calcolato che se la situazione resterà invariata, in un solo anno la perdita per il settore nonprofit sarà di 65 milioni di euro.
65 milioni di euro che diventeranno semplici francobolli, al posto di essere un piatto per un affamato, un sussidio per un senzatetto, un assistenza per un disabile, una borsa di studio per l'educazione di un bambino e tantissime altre necessità per i più deboli.
"Quanto stabilito dal decreto - continua Melandri- non aiuta né le organizzazioni nonprofit, né probabilmente le casse dello Stato. Togliendo risorse alle associazioni i risultati saranno due: molte persone chiederanno i servizi prima offerti dagli enti nonprofit agli enti locali mentre altre persone cercheranno quei servizi presso aziende profit che ovviamente applicheranno tariffe superiori al settore nonprofit stesso.
In un modo o nell'altro con l'aumento delle tariffe postali sarà lo Stato stesso a perderci, impoverendo indirettamente il reddito dei cittadini, si troverà a fronteggiare una domanda di servizi prima offerti dal nonprofit."
L'aumento delle tariffe può portare ad una riduzione degli invii di lettere e notiziari da parte delle organizzazioni: questo nuocerà inevitabilmente anche alla trasparenza e all'accountability delle organizzazioni stesse.
"L'Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro, l'Unicef, Amnesty International, la Lega del Filo d'oro, Medici Senza Frontiere, la Fondazione Italiana per la Sclerosi Multipla, il Cesvi, l'Ant, Save the Children e tante altre organizzazioni inviano milioni di comunicazioni all'anno - ha concluso Melandri- E' il modo per raccogliere fondi, per raccontare quello che fanno, per aiutare gli altri. Questo provvedimento toglie loro non solo risorse ma anche la possibilità di esprimersi."
Francesca Corbo
Ufficio Stampa Festival del Fundraising