Sono stati celebrati oggi i funerali del neonato trovato morto nel parcheggio di una discoteca ad Arcene (Varese). Al momento si ignorano le cause della morte del piccolo (che secondo un primo esame sarebbe morto tra le 24 e le 36 ore prima del ritrovamento) e chi sia la madre. Forse la mamma ha abbandonato il bimbo dopo averlo partorito vivo sperando che qualcuno lo trovasse e se ne prendesse cura. Oppure il piccolo potrebbe essere stato abbandonato già morto. Sarà l'autopsia, disposta dal magistrato, a far luce sull'accaduto. Sembra quasi certo che il piccolo non sia stato partorito in una struttura sanitaria. Il luogo del ritrovamento è poco distante da un abituale ritrovo di prostitute dell'Est Europa. Una di loro potrebbe essere la madre? La donna lo avrebbe abbandonato vivo subito dopo il parto? Si tratta di un gesto estremo, che rappresenta la punta dell'iceberg di un fenomeno grave e diffuso in Italia. Solo negli ultimi venti giorni sono stati tre i casi di donne che tra Como, Genova e Pistoia hanno rifiutato e tolto la vita ai loro figli. Molteplici le ragioni che si potrebbero imputare a un atto così grave, resta in ogni caso la disperazione e la paura a guidare la follia omicida delle madri. Timore di perdere il posto di lavoro, di non riuscire ad allevare il proprio figlio, di essere discriminate. Servono misure e politiche per sostenere le donne in difficoltà e garantire il diritto alla vita del nascituro. Con questo obiettivo è nato, su iniziativa del Sottosegretario con delega alle Politiche per la Famiglia Caro Giovanardi, il consorzio "Preferire la vita". Tre le associazioni che ne fanno parte (Ai.Bi., Movimento per la Vita, Papa Giovanni XXIII). Obiettivo principale del Consorzio sarà quello di informare e aiutare le gestanti in difficoltà a valutare tutte le alternative possibili all'aborto. "Preferire la vita" prevede inoltre un'azione triennale di sensibilizzazione capillare e di sostegno alla maternità. Un bambino non voluto può essere messo al mondo rispettando l'anonimato della madre e dandogli la possibilità di essere figlio con l'adozione. Solo se passerà questa cultura episodi come quello di Arcene potranno essere evitati.

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