"Sdoganare gli Ogm nel nostro Paese significa andare contro l'eccellenza del Made in Italy, compromettere la qualità che contraddistingue il nostro comparto agroalimentare e minacciare la salute dei cittadini, visto che i rischi legati all'uso di questi organismi non sono ancora chiari. Per questo oggi sollecitiamo ancora una volta il Ministro della Salute Ferruccio Fazio e quello dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo a controfirmare il decreto voluto dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia, che attua la procedura di diniego della messa in coltura di mais Ogm, ordinando lo stop definitivo all'ingresso sui campi di sementi modificate. E ci auguriamo che dopo aver impedito al mais transgenico di essere coltivato nei nostri campi, il Ministro scelga anche di utilizzare la clausola di salvaguardia, prevista dall'Unione europea, per la coltivazione della Patata Ogm. Solo impedendone la coltivazione, infatti, potremo proteggere pienamente l'agricoltura italiana e garantire l'assoluta sicurezza dei nostri prodotti agricoli. Oggi, chi vorrà potrà unirsi a noi firmando la petizione europea contro gli Ogm sul bus che sta viaggiando in tutta Europa per raccogliere le testimonianze e firme contro il transgenico".
Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza ha commentato la tappa del tour "No Ogm" di Greenpeace in occasione della quale si è data appuntamento la task force "Per un'Italia libera da OGM" che riunisce Coldiretti, Cna alimentare, Cia, Aiab, Amab, Legacoop, Lega Pesca, Unci, Federconsumatori, Adusbef, Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino Legambiente, Wwf, Greenpeace, Vas, Fondazione Univerde, Slow Food, Acli, Crocevia, Focsiv, Greenaccord, Federparchi, Campagna Amica, Città del Vino. Il bus di Greenpeace dove è possibile firmare la petizione è oggi a Roma davanti al Colosseo. I messaggi raccolti verranno recapitati in Spagna al presidente Zapatero attuale referente della presidenza europea e a Bruxelles al presidente della Commissione Ue Barroso.